Beh innanzitutto grazie per l'ascolto a tutti :-) On Sunday 29 February 2004 15:31, Federico Di Gregorio wrote: > Debian raccoglie software libero e se richiedesse di mettere un logo > avremmo l'equivalente della vecchia licenza BSD e Debian non sarebbe + > libera.
parlavo ovviamente di "consiglio", non obbligo, inserito tipo in una meta-distribution policy. (comunque questa e' la questione meno importante) > software *proprietari*. Debian include tantissimo software > "commerciale". > [...] > non capisco cosa intendi. Debian ha già la sezione non-free anche se > molti (me compreso) ne auspicano la rimozione. pacchetti deb di software > proprietario devono, ovviamente, essere fatti e distribuiti dai > legittimi detentori del copyright. Sono daccordo con te sul fatto che i pacchetti "dovrebbero" essere pacchettizzati e distribuiti dai leggittimi detentori del copyright. Ma se fossi un DD, e mi facessi un mazzo cosi' per pacchettizzare i software per debian coerentemente e correttamente, mi seccherebbe parecchio che 2 pacchetti di "tale detentore di copyright" incasinassero le installazioni degli utenti debian. Ci si sforza per avere un sistema coerente ci sara' pure un modo per farlo rimanere tale anche se usiamo qualche pacchetto non ufficiale (cioe' non controllato dalla comunita' debian) E roba da windows farsi incasinare il sistema da software provenienti da terze parti... secondo me una qualche soluzione ci deve pur essere per noi. > questa separazione c'è già e apt la supporta. inoltre il nuovo apt 0.6 > suporta la firma digitale sulle liste di pacchetti, quindi sai sempre da > dove arriva un pacchetto senza pericolo di contraffazioni. Quello che intendevo era una policy leggermente diversa per i pacchetti non-ufficiali (o non ancora ufficiali), tipo installazione in un punto del filesystem diverso dai pacchetti ufficiali (per esempio a partire da /opt/nomefonte) e un sistema che permetta di evitare di sostituire i pacchetti debian a causa dello stesso nome pacchetto. Si potrebbe usare un nome pacchetto diverso... ma ci sarebbero problemi con la risoluzione delle dipendenze (a meno che "Provides" non possa venirci incontro). [uhm... la mie esposizione e' un po' confusa... spero di essere riuscito a rendere almeno l'idea] > allora non farlo. Beh... installando debian su un server, ovvio che non mi sogno nemmeno di usare fonti non ufficiali... solo i repository ufficiali ed eventualmente software compilato ad hoc. Ma su un client... almeno kde o gnome o openoffice o koffice... una di queste cose devi per forza installarla da qualche backport. > di quale iniziativa parli? comunque, nel caso tu abbia consigli > sull'organizzazione di debian e eventuale riorganizzazione di archivio e > distribuzione, i tuoi consigli vanno inviati a debian-devel e > debian-project. :) Debian-Desktop e' un gruppo di lavoro per portare Debian + vicina ai desktop delle persone comuni. (Io uso debian per tutto, per me il problema non esiste... ma quando qualcuno mi chiede una distribuzione semplice da usare... mi piacerebbe dire Debian :-) Beh piu' che consigli sono pensieri... se avessi dei consigli significherebbe che ho gia' delle soluzioni :-( Ciao, Luca Greco a.k.a. "Ripley" -- "Free Software: What good is Open Source without FREEDOM?" ----------- GNU does not eliminate all the world's problems, only some of them. -- The GNU Manifesto