Cristian Versari wrote:

Perdonami se ti "tiro in ballo" di nuovo nonostante tu abbia chiuso (per
quanto ti riguarda) la discussione. Se ritieni di aver concluso sei
liberissimo di non rispondere (anche perche' ci abbiam speso ore e ore
su 'sto thread ;) )

No vabbè non è che volevo chiudere la discussione per avere l'ultima parola! Era per "calmare le acque" :-) . Ti rispondo molto volentieri



[EMAIL PROTECTED] wrote:

Non si può pensare di avere ragione sempre; non possiamo
essere accaniti fautori del software libero e, in nome della nostra giusta
idea, IMPORRE la NOSTRA libertà a chi non è dello stesso avviso.


Qualcuno ti ha obbligato (magari sul luogo di lavoro) a usare Linux?
E che devo dire io, visto che nel 95% dei posti di lavoro che potrei
trovare sarei costretto a usare Windows? Con chi me la prendo?
Col mio datore di lavoro? Con le software house? Coi produttori
hardware? O con chi?
E in nome di quale giusto ideale a me viene imposto l'uso di quel
sistema operativo? Nel nome del dio denaro?
Sono io il "pazzo" che si lamenta di non poter scegliere, o lo sono
coloro che credono di aver azzeccato la strada migliore quando invece
non hanno minimamente operato alcuna scelta?
Non vale allora la pena di lottare perche' esista almeno una scelta?
(e' un discorso molto diverso dal voler imporre la propria idea
a qualcun altro)

La frase che hai quotato era diretta fondamentalmente alla risposta di quel ragazzo che, sinceramente, avevo gradito poco. Come dici giustamente te su sto thread ci siamo smazzati parecchio e diciamo che alla fine lo abbiamo fatto proponendo opinioni magari divergenti su qualche punto ma alla fine comunque interessanti e sempre nel rispetto dell'altro che è la cosa più importante a prescindere da tutto.
Diciamo che non mi era piaciuto il modo in cui in tre righe aveva criticato la mia idea, senza dire praticamente nulla ma solo rispondendo che avevo detto una ca**ata "ciclopica". A me può anche star bene, ci mancherebbe, però mi piace quando la gente motiva le sue opinioni. Tutto qui. In quel senso parlavo di libertà: la libertà di pensarla diversamente, o di dire una cretinata o addirittura la libertà di "avere torto" se mi passate il termine.
Non era una frase rivolta all'argomento. Calcola che io la penso esattamente come te nella parte che ho quotato qua sopra.



Continuo a non voler pensare di dovermi contrapporre con forza a Windows.
Credo, invece, sia importante contrapporsi in maniera forte a Microsoft e
ai suoi metodi. Forse è questo che non ho chiarito. E forse è questo il fulcro,
in due righe, del mio pensiero.


Dalla prima mail, lo ammetto, non ci ero arrivato. Con la seconda, un
po' di piu', ma forse mi sfugge ancora il fulcro.
Non so che cosa intendi per non contrapporsi a Windows, a parte
evitare di scagliarsi con oggetti contundenti sui cd originali (o non)
che lo contengono.
Se usi Windows, fai un favore a zio Bill. Se vendi pc con Windows
preinstallato, fai un favore zio Bill. Se copi a qualcuno il cd di
Windows, fai un favore a zio Bill. Se spedisci i tuoi file in formato
.DOC o .XLS, fai un favore a zio Bill. Se usi gli emoticon (quanto sono
carini eh?) della ultimissima versione di MSN Messenger, fai un favore a
zio Bill, che tu te ne renda conto o no (e' un "tu" impersonale, tengo a
precisarlo).
Fare un favore a zio Bill (chiariamo, non e' mio zio!) significa posare
una piccola pietruzza nel suo immenso castello da monopolista.
Ecco che favorire l'uso di Linux a scapito di Windows altro non e' che
uno dei mezzi basilari per opporsi alla politica Microsoft.
Rimane che ciascuno, in casa propria (o nella propria azienda),
agisce come meglio ritiene.
Saluti


Cristian


Sai il discorso è un po' complicato. Tu hai ragione quando elenchi tutti i modi di fare un piacerone a zio Bill (come lo chiami tu :-) ). Tuttavia ammetterai che è veramente difficile non rientrare o essere rientrati almeno una volta nella vita nella tua lunga lista. Sarei un ipocrita se ti dicessi che sul mio computer portatile da cui ti sto scrivendo non ho una partizione Windows (XP nello specifico). Mi serve per suonare: dentro ci sono cubase e altri softwarini per fare musica. Purtroppo non posso farne a meno. E sarei anche un ipocrita se ti dicessi che nella mia partizione linux non ho installato VMWare per poter utilizzare Windows all'interno: mi serve al lavoro. E ognuno di noi ha una ragione (per quanto recondita) per cui contribuisce al castello di zio Bill. Purtroppo oramai Windows è uno standard di fatto. Con questo non voglio dire che mi sono rassegnato che tutto rimanga così per sempre! E' solo che dobbiamo prenderne atto. E partire da questo per provare a cambiare la direzione. Sai non serve essere profeti del software libero e dell'opensource, essere guru dell'informatica per rendersi conto che Microsoft vive da monopolista (con il beneplacito di governi, istituzioni e del mercato in cui opera). Credo basti essere persone normali che aprono i giornali non solo per leggere le ultime notizie sportive!

Inoltre rispondo anche a Fanaj


Io i meriti di MS Windows , dal punto di vista informatico, ho ancora da vederli. Se qualcuno conosce anche solo un'innovazione informatica portata da MS la sveli anche a me.

saluti
Fanaj


Beh penso che Windows abbia dalla sua una intuitività nell'utilizzo che non può essere negata. E' chiaro che "intuitività" spesso sostituisce "consapevolezza": fare delle cose in maniera automatica senza sapere cosa si sta facendo. Ciò deriva da un'idea di fondo che Gates ha avuto: far usare il computer a tutti, dai bambini agli anziani, dagli ingegneri alle casalinghe (sempre con tutto il rispetto: si fanno un mazzo spesso molto più ampio di chi lavora!!!). Credo che se fossimo in un mercato davvero concorrenziale, molte persone che usano il pc in maniera amatoriale, opterebbero per Windows. Anche se sono il primo ad ammettere che distro come Mandrake e Suse hanno fatto grossi passi avanti sotto il profilo dell'intuitività. Si stanno "windowsizzando" quasi direi. Con tutti i lati positivi (ma anche negativi: non per nulla uso debian) che ciò comporta. A voler vedere la cosa con obiettività mi viene da pensare che il problema dello zio Bill (ormai sta cosa dello zio mi è piaciuta!) non sia tanto il software che produce (su cui comunque si può discutere) ma il modo in cui lo impone sul mercato. I suoi famosi "metodi" che uccidono l'economia di questo tipo di mercato.
Fuori da questo il sistema Windows esiste. E tanto alla fine chi più chi meno siamo tutti costretti ad utilizzarlo, almeno un po'. Io dico: evitiamo guerre di religione. Prendiamo atto di questo e partiamo da qui.


Ciao

Daniele

P.S. Riscusate il lenzuolo di mail!!! sono proprio un chiacchierone.


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