Il giorno ven, 25/09/2009 alle 23.15 +0200, lccflc ha scritto: > Vincenzo Campanella ha scritto:
> > Ho il massimo rispetto per l'open source, che apprezzo moltissimo e col > > quale collaboro (come traduttore), però credo che se una persona o un > > gruppo di persone investe parecchie ore per creare un ottimo software > > professionale che viene poi offerto ad un prezzo più che ragionevole > > (com'Ú il caso di Banana) sia oltremodo giusto pagare il corrispettivo, > Condivido, anche se i "vecchi" linuxiani in questo momento stanno > storcendo il naso ed a ragione... Sono un "vecchio linuxiano" (dal 96), e ti posso dire l'idea che mi sono fatto nel frattempo. :) Credo che un progetto opensource, per sopravvivere, abbia bisogno di un ecosistema abbastanza numeroso. Sto parlando sia di utenti che, soprattutto, di sviluppatori, traduttori e "documentaristi". In ogni progetto "open source" a cui ho partecipato, il ricambio di persone e` sempre stato velocissimo. Se non c'e` carne fresca a rimpiazzare chi se ne va, il progetto muore velocemente. Naturalmente piu` alto e` il numero di partecipanti al progetto, piu` e` solida la base, e quindi piu` persone si possono perdere prima che ne arrivino di nuove. Questo perche` la gente collabora finche`: 1- ha tempo 2- ritiene di avere qualcosa in cambio (di solito un software che usa che migliora man mano) Il campo dei software gestionali, e per di piu` mirati al territorio italiano (ma vale in generale per i progetti molto verticali) ha gia` di per se` una base di utenti a cui attingere molto bassa. Quanti sono - gli utenti Linux - italiani - programmatori - abbastanza esperti - che conoscono lo stesso linguaggio - che conoscono la normativa in materia - che hanno tempo di dedicarsi a scrivere un gestionale - che non hanno il capo che gli vieta di rilasciarlo open source ? Anche tralasciando l'ultimo punto (possono farlo nel tempo libero), credo che si possano contare in 3 o 4 mani. I progetti che ho visto finora erano: - in linguaggi diversi (Delphi, Python, C, PHP, Gambas, C++, ...) - partiti praticamente senza alcuno studio dietro - iniziati come magazzino-fatture-anagrafica, senza pensare alla parte contabile - gestiti da 1 o 2 persone, con contributi saltuari di altri 5-6 programmatori - mal coordinati. Con questo voglio dire che e` praticamente impossibile trovare un team di almeno 20-25 persone che conoscano bene (per dire) il C (ma puo` essere anche Python o PHP, se si vuole fare web), con un project manager che coordini il lavoro e un analista che definisca i componenti, e un ragioniere/commercialista che faccia consulenza. L'unica scappatoia e` pagarli. E se li paghi vuoi avere qualcosa indietro. Solo che per avere indietro "un software migliore" (e quindi renderlo open source) devi essere sicuro che ci siano almeno altri 50-100 sviluppatori che contribuiscano. Ma viste le premesse di cui sopra, sai gia` che non ci sono. Quindi devi fartelo pagare, quindi non puoi renderlo open source. Alias: piu` e` verticale il software, meno puoi renderlo open source. Questa e` l'idea che mi sono fatto io in questi 12 anni di Linux, e l'ho vista anche in altri campi. Banalmente: un software per gestire partite di Dungeons & Dragons, un software per stampare etichette di un certo formato non rettangolare su un modulo continuo, un registro di visitatori che tenesse conto della distanza da cui arrivavano, e altre cose di cui mi e` capitato di aver bisogno e per cui ho dovuto scrivermi un software apposta o dimenticarmi alcune funzioni e usare un software generico. Bye. -- Per REVOCARE l'iscrizione alla lista, inviare un email a debian-italian-requ...@lists.debian.org con oggetto "unsubscribe". Per problemi inviare un email in INGLESE a listmas...@lists.debian.org To UNSUBSCRIBE, email to debian-italian-requ...@lists.debian.org with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact listmas...@lists.debian.org