Il giorno 25 aprile 2011 00:11, Francesca Ciceri <madame...@yahoo.it> ha scritto:
> Ecco l'eterno problema con i cattolici: non vi fate scrupolo di essere > irrispettosi verso gli altri, ma se vi si chiede gentilmente di non esserlo > gridate subito alla persecuzione, alla mancanza di tolleranza verso le > minoranze e via così. > Lurko qui, sono cattolico, ed evito di fare gli auguri in liste di discussione per evitare polveroni, perché riempiono di mail superflue e perché sono effettivamente OT. Però mi chiedo, da cattolico, cosa dovrei rispondere a un messaggio come questo? "Ecco qual'è il vero problema con i non cattolici: generalizzate."? Ci starebbe anche bene, eh. Battute a parte, io da cattolico mi sento offeso per una frase del genere, perché tu non conoscendomi non hai diritto alcuno di dire quali siano i miei problemi, sbagliando peraltro clamorosamente. Mentre non vedo (ma forse sono i miei paraocchi built-in da cattolico) come un augurio di buona Pasqua possa "urtare la sensibilità". Non è una bestemmia a un qualche Dio, non è un insulto a qualcuno, male che vada per pochi è un'eresia. "Urtare la sensibilità"? Siamo seri, dai... My two cents. -- Lorenzo Breda