Secondo me "switch virtuale" è un termine commerciale per indicare un bridge, magari realizzato con un software grafico "user friendly".

Luciano

Il 22/05/2014 22:49, Alberto Senni ha scritto:
Personalmente uso KVM da diversi anni per virualizzare linux/debian con ottimo rendimento, la connettività delle VM l'ho sempre realizzata tramite bridge sulle varie schede di rete fisiche, non ho mai avuto necessita di creare switch virtuali e manovre su clock di sistema.
ciao
A

Il 22/05/2014 19:03, dea ha scritto:
Perchè dipende quello che vuoi fare.

Con QEMU-KVM virtualizzi tutto quello che vuoi, con i container virtualizzi
solo sistemi Linux (una sorta di macchine virtuali in chroot).

Personalmente preferisco KVM, lo trovo più "asettico" relativamente a cosa
vuoi virtualizzare, anche per virtualizzare VM Linux su Linux fisico...

Poi, questione di gusti (anche se i container sprecano meno risorse di KVM).

Ciao

Luca




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