Il February 13, 2018 7:42:42 AM UTC, Marco Bodrato <bodr...@mail.dm.unipi.it> ha scritto: >Ciao, > >Il Lun, 12 Febbraio 2018 8:06 pm, Davide Prina ha scritto: >> On 12/02/2018 14:59, Piviul wrote: > >> Questo caso sarebbe, in teoria, semplice da risolvere: basterebbe >avere >> un programma che traduce tutti i glifi che hanno lo stesso valore >> "visuale" (esempio tutti i glifi che visualmente vengono letti come >> carattere 'a' nel carattere 'a'). Non ho idea se esiste qualcosa del >> genere. > >No, la cosa è più complicata di così. L'idea di questo sistema di >"sicurezza" consiste nel ridisegnare i caratteri, non nello scambiare >quelli normalmente presenti in unicode visivamente simili. In un file >PDF >si può includere un intero insieme di caratteri (un "font")... o anche >più >di uno, disegnati ad hoc. > Funziona proprio così, invece, io in passato ho "tradotto" un intero romanzo in questo modo... (Nota a margine, il PDF era stato generato da un documento Word)...
È un lavoraccio, poi devi lavorare sulla formattazione e cose varie... Deve valere la pena, altrimenti è un lavoro inutile. La cosa importante è che devi fare una analisi del testo preventiva, ed individuare tutti i caratteri usati, nel mio caso erano usati anche i caratteri corretti, in quanto lavorare su un font ridisegnato (praticamente avevano ridisegnato i singoli font, scambiando tra loro i singoli grafici) nel tuo caso, potrebbe essere più semplice, se hanno usato uno shift verso in altro "settore" del gruppo unicode. -- Byez Gollum1 Tesssoro, dov'è il mio tesssoro... Inviato dal mio dispositivo Android con K-9 Mail. Perdonate la brevità e gli errori (maledetto correttore automatico).