Riguardo al consumo elettrico occorrerebbe anche fare un distinguo, del
dove è dissipato.
Per intendersi: in questo momento, a casa mia, nella stanza dove ho il
computer, accesso 24/24 e il monitor, la energia che dissipano è tale che
se "lavorano sodo" non mi serve accendere il riscaldamanto, quindi non è
energia perduta.
Se sei in estate, o all'aperto o in un data center che devi raffreddare
allora sì che è uno spreco.
Quindi il consumo nel leggere gli headers e effettuare la compilazione
nella stanza del programmatore in inverno non sono spreco, mentre è molto
più importante il ridurre il consumo al run time.
Riduzione di consumi che peraltro porta sempre anche a una velocizzazione
delle esecuzione, quindi magari meno processori che girano.
La formazione dei programmatori negli ultimi tempi (io ci lavoro dal 1979)
è stata sempre mirata alla logica, alla gestibilità, insomma a qualcosa di
bello da vedersi e spiegarsi, ma tralasciando completamante la efficienza
del processo al run time.
Questo è vero quando il programma non deve girare troppo spesso e quindi
conta il tempo di sviluppo, ma si vedono applicazioni interpretate che
girano pressoché di continuo quando una versione ottimizzata per il
processore consumerebbe un centesimo delle risorse.
La tendenza è stata quella di astrarre ogni strato, ma facendo così si
perdono tutte le ottimizzazioni. I loinguaggi a oggetti sono belli d
avedere dal punto di vista logico, per qualcuno sono pure facili da
gestire, ma usano un quantitativo abnorme di risorse (specie di memoria)
rispetto alla versione procedurale.
Un altra fonte di spereco energetico sono i browser e tutte gli script che
ci giranao.
Dobrebbe ess4erci su ogni browser un bottone, facilmente raggiungibile, e
attivo (magari con una combinazione di tasti) che renda la pagina statica,
fermando tutti gli script, il reload, le animazioni e il resto, abilitando
solo i link e le scrollbar, se rimosse.
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Leonardo Boselli
Firenze, Toscana, Europa
http://i.trail.it