Ok, questi concetti in qualche modo li ho assimilati, quello che trovo
strano dell'open source e non completamente innocente, è la rincorsa (dal
mio punto di vista pazzesca) agli standard di sicurezza della rete nella
modalità in cui si è sviluppata in questi ultimi quindici anni. Tento di
spiegarmi  meglio: secondo me algoritmi di cifratura, protocolli https,
firme digitali, autenticazioni criptate e chi più ne ha più ne metta, sono
tutte tecnologie al servizio quasi esclusivo delle transazioni finanziarie
Il 24/07/22 12:57, valerio ha scritto:



Il 24/07/22 12:05, Luca Alzetta ha scritto:

Salve, potresti inviarci la tua risposta, i dettagli filosofici dell'open
source non mi sono mai stati chiari e tecnologicamente parlando sono una
capra. Però a pelle il mondo LINUX mi stà simpatico, quello che detesto è
l'informatizzazione di massa.


l'articolo non è on-line...

la mia risposta (molto semplice e poco esauriente, di getto con un po' di
rabbia):

"Linux è un sistema operativo definito "open source".
un sistema operativo è un insieme di programmi che permettono all'essere
umano di interagire con una macchina, la differenza fra opensource e
proprietario è data fondamentalmente dalla possibilità di vedere quello che
il sistema fa ed eventualmente modificarlo. Linux è gratis, non devi pagare
nessun diritto a nessuno per poterlo utilizzare puoi completamente
cambiarlo a tuo piacimento. I sistemi proprietari non permettono alcuna
modifica né alcuna comprensione di quello che succede, molti hanno dei
comandi nascosti (backdoors) come porte di servizio accessibili anche in
linea, attraverso cui i proprietari possono vedere, cambiare quello che
succede sulla tua macchina (smartphone, desktop o laptop).
Edouard Jourdain dice che Linux ha dei proprietari, ma a me non risulta,
nessuno deve pagare dei diritti per usare il sistema operativo. Penso che
non sappia cosa sia un sistema operativo opensource, che a me sembra
proprio un buon esempio di bene comune. Esistono delle Communities appunto
che si occupano di gestire i possibili difetti del sistema e provvedono a
correggerli. Gli utilizzatori solitamente e compatibilmente alla loro
capacità contribuiscono a migliorarlo.

...

valerio


Il 24/07/22 11:15, valerio ha scritto:

buongiorno a tutti,
su una nuova rivista è apparso un articolo sui "beni comuni" di Edouard
Jourdain che cita:


"Il cooperativismo di piattaforma mira così a restituire agli utilizzatori
la gestione di quest'ultima e lo fa attraverso una linea improntata
all'autogestione cara alla tradizione libertaria. Una delle sfide di queste
piattaforme è quella di mantenere tale tipo di modello in un ambiente
economico ostile, come testimonia l'esperienza di Linux - sistema operativo
nato dall'incontro del modo di operare Hacker e i principi del software
libero - ormai diventato per il 90% di proprietà di imprese capitaliste."

Ho scritto ad uno dei responsabili della rivista una sintesi
dell'opensource e le differenze con i sistemi proprietari, finendo con
l'affermare che l'autore dell'articolo, secondo me, non sa niente di cosa
sia l'opensource.

qualcuno ha dei commenti da fare?

valerio

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