Il giorno dom 10 mar 2024 alle ore 22:53 Ennio Sr <nasr.la...@gmail.com> ha
scritto:

> [...]
>
> Vi sarei molto grato se poteste indirizzarmi verso una possibile
> soluzione, anche perché non capisco se tutti questi problemi di sicurezza
> sono superabili se si continua ad usare la vecchia e storica 'linea di
> comando', con postfix e mutt.
>

Ciao,

Ti spiego brevissimamente cosa succede. Quando tu invii una email questa
dichiara diverse cose, che il server destinatario cerca di verificare.

Tra le altre cose, *può* essere inviata assieme alla mail una sorta di
firma del contenuto, che il server mittente applica con la sua chiave
privata. La chiave pubblica è pubblicata in modo che il destinatario possa
reperirla (sul DNS, per quel che vale questa informazione). Il "può",
ultimamente, è diventato un "deve". Se la mail non è firmata, e non è
quindi possibile verificare che la firma corrisponda alla chiave pubblica
del server mittente, la mail viene vista come "non spedita davvero da quel
server mittente" e scartata dai sistemi antispam.

Con tutta probabilità il tuo mutt è configurato per non usare davvero il
server di posta di tin.it, ma usare il tuo mx locale (postfix, sendmail,
quel che è) per l'invio. Il tuo mx non firma la mail (e non avrebbe
comunque modo di firmarla con la chiave degli mx di tin.it). In tal caso
dovresti configurare mutt (che non conosco abbastanza da aiutarti) per
usare il server smtp di tin.it per inviare.

Un'altra possibilità, che mi pare remota è che stai usando il server smtp
di tin.it ma questo non supporta la firma dei messaggi. In tal caso c'è
poco da fare, e tin.it sarebbe di fatto non compatibile con molti server
destinatari. Mi pare però molto strano, l'uso di tale sistema non è
recente, è recente solo il sistematico rifiuto di email che non lo usano.

-- 
Lorenzo Breda

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