On Thursday 17 May 2007 10:08, Donato Pasqualicchio wrote:

> mmmm no, non è l'approccio standard di microsoft. se sottoscrivi un
> contratto business e hai un problema di business down, grazie al
> programma "follow the sun" un tecnico microsoft in qualsiasi parte del
> mondo è a tua disposizione per aiutarti a risolvere il problema. se il
> tecnico da solo non ce la fa, si mette in contatto con una rete di
> tecnici/programmatori che possono arrivare anche a scrivere una patch
> direttamente per te (non pubblica ovviamente).
>
> oracle fa lo stesso, ibm fa lo stesso e redhat piu' o meno fa lo stesso
> (naturalmente tutto a pagamento).
>
> è normale che un'azienda preferisca affidarsi a questo tipo di supporto.
> IMHO.
>
Non so se sono stato sfortunato solo io, ma la casistica capitatami lavorando 
per grosse (ma proprio grosse) aziende, quindi con alto potere contrattuale, 
mi dice che quando abbiamo avuto davvero bisogno di supporto è successo 
questo:

Microsoft: almeno un paio di volte, dopo aver segnalato i problemi e aver 
aspettato le lungaggini della loro escalation, abbiamo risolto noi con le 
nostre competenze inerne  (e un mare di tentativi a caso).

IBM: idem come sopra, risolto noi con workaround (ovvero non abbiamo mai 
saputo cosa diavolo non andava).

Oracle: il supporto ci ha dato le dritte giuste

HP: vedi IBM

OpenSource: San Google (e quindi la comunità) ci ha aiutato in tempi 
brevissimi.

Allora mi chiedo perchè pago l'assistenza?
Mi rispondo da solo: esclusivamente perchè avere un contratto di assistenza 
con il grosso vendor mi para il c... nei confronti della direzione in caso di 
blocco del business.
Sono troppo cinico ?? Purtroppo i miei 25 anni nel settore non fanno altro che 
convincermene sempre di più ....

Ciao

-- 
Dr. Michele Orsenigo
Sicurezza delle Informazioni
[EMAIL PROTECTED]
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