Giovanni Mascellani ha scritto:
Che parlamentari italiani ed europei si preoccupano tanto per le
faccende che interessano alle grandi società e ben poco per altre, mi
sembra cosa lampante, e mi piacerebbe che la situazione cambiasse.
Però quello che fa Microsoft di per sé non ha niente di sbagliato: io
faccio un contratto con te, e ti permetto di usufruire di alcuni
diritti (quelli d'autore) che altrimenti sarebbero solamente miei. Tu
mi paghi ed accetti certe condizioni, tra le quali il fatto che usi
Windows solo su un computer o altre menate. Questo di per sé non ha
niente di strano, al limite è chi accetta il contratto che è scemo
perché si tira la zappa sui piedi.
In realtà ci sarebbero poi da considerare tutti i problemi che nascono
dall'abuso di una posizione di monopolio, è vero. Ma i contratti sono
contratti, e, al di là di alcune norme, è quello che c'è scritto che fa
fede.
Ovviamente non voglio in alcuno modo giustificare Microsoft, sono
d'accordo che è una politica assolutamente deleteria. Però ancora più
scema è la gente che ci sta! :-)
Ad ogni modo io sono sempre ottimista, e spero che un giorno anche i
nostri governanti, parlamentari, eccetera si decidano a portare avanti
una politica un po' più attenta ai reali bisogni della gente!
Giovanni.
Tutto questo, una volte per tutte: E' CHIARO! (scusa il maiuscolo ma è
solo per ribadire).
E' la logica contrattuale che contesto, che non accetto e che vorrei
fosse modificata perchè è un abuso di posizione monopolistica.
Quando ci fu un sollevamento contro le banche per questioni di
anatocismo e perchè i tassi dei mutui (parliamo di oltre 10 anni fa)
erano sensibilmente calati rispetto a quelli (parliamo di mutui a tasso
fisso) sottoscritti dai mutuatari, dette banche dovettero offrire la
rinegoziazione del finanziamento.
Si tratta di contratti stipulati alla presenza di un notaio, con
privilegio ipotecario debitamente trascritto in Conservatoria dei
Registri Immobiliari!!!
I mutuatari avevano liberatamente sottoscritto le condizioni (leggi
tassi di interesse) anzi, tali condizioni dovevano per legge e pena la
nullità essere lette e spiegate dal più importante pubblico ufficiale
italiano, il quale ha il dovere accertarsi che il contraente le abbia
ben comprese ed espressamente accettate... pena, ribadisco, la nullità
dell'atto.
Eppure le banche (1° potenza mondiale), con un provvedimento che è un
vero e proprio non senso giurico, furono costrette ad offrire la
rinegoziazione di quei contratti!!!
E la MicroSoft, azienda non italiana, in Italia può imporre tutti i
ca**o di contratti capestro che vuole?
Ma scherziamo?
Felice
--
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