Il giorno sabato 11 settembre 2010 alle 17:16 Giuseppe Sacco ha scritto: > Vero: «debug» è diverso da correzione. Possiamo anche discuterne, ma > solo se vogliamo introdurre delle sineddoche, il che non è normalmente > possibile in una traduzione che debba conservare anche lo stile > dell'originale.
Il significato di "correggere" non fa esplicito riferimento alla "individuazione degli errori", questo e` vero. Ma neppure "debugging" nel suo significato originario di "spidocchiare", che indica l'azione del rimozione e non nella ricerca dei pidocchi. Supponendo che il significato di "debugging" informatico si sia esteso nella lingua inglese, trovo motivata una traduzione italiana con "correzione" che rispecchi questa estensione semantica. > [...] > Riassumendo: preferisco usare i termini italiani o, se l'italiano fa > difetto, quelli originali, senza mai declinarli o coniugarli. Nel caso > dell'uso di parole straniere adotto anche il corsivo per evidenziarle. > Se per usare una parola inglese non declinata devo aggiungerci un'altra > o due parole in più, lo faccio volentieri senza pensare che sia un > «sovraccarico». Pienamente d'accordo. -- Marco Solieri aka SoujaK
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