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L'Incompétent
Igitur ex fructibus eorum cognoscetis eos, Matteo, 7, 20 Dunque li conoscerete dai loro frutti Vediamo dunque di conoscere Walter Veltroni. I suoi scopi erano: 1 non far governare Berlusconi; 2 governare l'Italia con un governo monocolore PD; 3 in subordine, prendere più del 35% dei suffragi. Risultati: 1 governo di Berlusconi quasi assicurato fino al 2013; 2 pesante sconfitta in entrambi i rami del Parlamento e a Roma 3 non superamento della soglia minima del 35% (ha preso il 33% alla Camera) La scelta di WV di correre da solo ha fatto in primo luogo cadere il Governo Prodi, in secondo luogo ha annichilito le sinistre (che hanno moltissime colpe anche per conto loro) attraverso il voto utile, in terzo luogo ha regalato il paese all'Uomo di Arcore. Il progetto di WV, nato al centro, per il centro e verso il centro, non ha guadagnato un solo consenso in quell'area: il 33% deriva dall'assorbimento di circa metà dell'elettorato SA (il resto è andato alla Lega e a IdV). Purtroppo WV e sodali scontano un vizio d'origine: la tessera PCI. Per i “moderati” di questa nazione intrisa di fascismo sin nel midollo, questi signori rimarranno sempre “comunisti” e non esiste canonizzazione di Escrivà de Balaguer, atto di dolore, guerra NATO, abiura e autoflagellazione che possa mondarli da questo peccato originale. Per fare i democristiani o i leghisti sicuritari occorre nascere tali, altrimenti l'elettorato preferisce il “prodotto di marca”. L'intera linea perseguita dal PDS – DS – PD dal 1994 a oggi, dai tempi della gioiosa macchina da guerra di A. Occhetto, rivela oggi la sua intima verità: l'essere inconsciamente funzionale al disegno berlusconiano di ristrutturazione antropologica, di modernizzazione repressiva e di americanizzazione della Penisola. La rincorsa dogmatica e ideologica al centro si rivela autodistruttiva nella competizione con chi, dei temi forti del centro e della destra, detiene il copyright incontrastato e la possibilità di farlo valere incondizionatamente a livello mediatico. Non conosco il suo operato come sindaco della capitale, quindi non lo giudico su questo punto, anche perché ritengo che gli elettori di Roma l'abbiano già fatto a sufficienza.
Ora non si può che trarre una conclusione: WV non sa fare il suo lavoro (il “politico”) e dovrebbe andarsene in Africa, dove tempo fa aveva promesso di recarsi per confortare con la sua presenza le popolazioni locali. Squadra che vince non si cambia, ma squadra che perde si cambia eccome, verrebbe da dire. Lo stesso discorso vale per P. Fassino, M. D'Alema, P. L. Bersani (uomo CdO) e altri dinosauri che dovrebbero limitarsi a seguire lo stesso cammino di R. Prodi: quello che conduce ciascuno alla propria magione. Lascino fare a gente nuova, che certo non manca, e vedremo se il centro italiano sarà più fortunato con la nuova leva, in quanto quella presente non ha opposto resistenza al berlusconismo, che governava anche quando era nominalmente all'opposizione, in quanto sul piano culturale e antropologico non subiva alcun contrasto. Tommaso
Bruni |
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