-------- Messaggio Originale --------
Oggetto:        [red_link] Appello antirazzista
Data:   Tue, 20 May 2008 01:32:57 +0200
Da:     rotad <[EMAIL PROTECTED]>
Rispondi-A:     [EMAIL PROTECTED]
A:      collegamenti internazionalisti <[EMAIL PROTECTED]>, <[EMAIL PROTECTED]>

 
I Collettivi che fanno riferimento a Collegamenti Internazionalisti: (Gruppo 
Comunista Rivoluzionario;  Pagine Marxiste;  Red Link; Corrispondenze 
Metropolitane; Comitato di via Efeso Roma; Circolo internazionalista di  
Torino;) sottoscrivono l'appello riportato di seguito e si sentono impegnati a 
sostenere tutte le mobilitazioni e le campagne antirazziste nello spirito di 
tale appello.
 

Appello per una mobilitazione antirazzista unitaria dal basso

 

Il governo dichiara guerra agli immigrati. Il centro-sinistra lo supera…a destra

Fermiamo i nuovi pogrom prima che sia troppo tardi

 

Il nuovo governo Berlusconi non ha perso tempo. In piena sintonia con il 
contenuto principale della campagna elettorale vittoriosa, vara l’ennesimo 
pacchetto sicurezza.

Obiettivo principale: colpire gli immigrati e ….difendere la proprietà privata.

Espulsioni più facili per i cittadini comunitari senza lavoro, CPT trasformati 
definitivamente in carcere e prolungamento della detenzione fino a 18 mesi, 
esame del DNA per ottenere i ricongiungimenti familiari, poteri speciali a 
sindaci e prefetti per cancellare gli insediamenti rom, abusivi e non, 
militarizzazione dei territori: sono queste le misure fondamentali definite dal 
governo di centro-destra che non trovano nessuna opposizione a sinistra. Anzi. 
Le dichiarazioni del PD e dell’Italia dei Valori, del presidente della 
provincia di Milano Penati, di diversi sindaci di centro-sinistra, si allineano 
perfettamente a questa nuova ondata xenofoba e forcaiola cercando di recuperare 
i consensi perduti proprio sul tema della sicurezza.

E in questo clima di guerra dichiarata si riaffacciano i pogrom. I primi a 
farne le spese, come sempre, sono i rom. Dagli assalti “popolari” di Napoli, 
alle molotov di Torino, Novara e Milano, le comunità zingare sono colpite da 
attentati che mettono a fuoco le loro favelas minacciandone direttamente la 
vita.

 

Si tratta di un’offensiva razzista forse senza precedenti che trova pericolosi 
consensi anche in quegli strati popolari che avrebbero mille motivi per 
rivoltarsi contro ben altri soggetti, e cioè contro i poteri forti e i suoi 
costanti soprusi sulle classi subalterne.

Morti sul lavoro, salari da fame, precarietà diffusa e disoccupazione, problema 
casa, distruzione dei servizi sociali …problematiche sociali diffuse il cui 
responsabile ha un nome e cognome ben chiaro: il sistema capitalista, che 
continua a produrre super-profitti da una parte, guerre, sfruttamento e miseria 
dall’altra.

Le contraddizioni che schiacciano la maggioranza della popolazione crescono ma, 
evidentemente, questo non è sufficiente a costruire un’adeguata mobilitazione 
popolare schierata dalla parte giusta della barricata. Il crollo di ogni punto 
di riferimento utile per i proletari, frutto del tradimento totale della 
sinistra istituzionale e dei sindacati confederali, lasciano un vuoto che, per 
il momento, chi si batte per un rovesciamento totale del sistema e delle sue 
logiche, non è in grado di colmare. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: 
strada libera per la crescita di un nuovo fascismo, istituzionale, squadrista e 
addirittura popolare.

 

Le ragioni per rilanciare la battaglia restano quindi invariate e anzi si 
approfondiscono. Occorre andare alla radice e lottare per respingere la 
trappola mortifera del razzismo. E’ fondamentale contrastare il tentativo dei 
padroni che lavorano per terrorizzare e ricattare le masse immigrate e quindi 
sfruttare meglio, che vogliono sviare i proletari italiani dai loro reali 
obiettivi di lotta, che vogliono dividere la classe lavoratrice ed evitare che 
si formi un fronte di lotta molto pericoloso per i poteri forti.

 

Rinnoviamo quindi il nostro appello per una mobilitazione straordinaria e 
permanente finalizzata a respingere il nuovo pacchetto sicurezza di 
Berlusconi-Maroni-Moratti, a sostenere in maniera militante l’autodifesa dei 
rom e di tutti gli immigrati sottoposti alla repressione razzista, a costruire 
un percorso di mobilitazione basato su una prospettiva di unità dei lavoratori 
e delle loro lotte, senza nessuna illusione nelle logiche 
politiche-istituzionali, ma confidando solo sulla propria capacità di 
organizzarsi dal basso e di lottare uniti per la difesa di comuni interessi di 
classe.

 

Su queste basi facciamo appello alle organizzazioni degli immigrati e alle loro 
comunità, ai comitati antirazzisti, alle organizzazioni sindacali dei 
lavoratori, ai movimenti di lotta, ai militanti internazionalisti e 
antifascisti per costruire un’iniziativa unitaria e permanente contro il 
pacchetto sicurezza, cominciando dall'impellente necessità di decidere forme di 
mobilitazione adeguate a contrastare fisicamente i nuovi pogrom.

VIA ADDA NON SI CANCELLA

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