Approvo sottoscrivo e invio a tutti voi
buon primo maggio da
Mau666
> Francesco Fumarola
>
> E' semplicemente uno scandalo che la Cgil abbia deciso di rimanere e di
> investire quote dei soldi degli iscritti nell'organizzazione congiunta
> dell'immancabile,
> oltre che pacchiano, prossimo concerto del 1° Maggio, Festa dei Lavoratori,
> insieme agli ex compari di Cisl e Uil, i banditi dell'accordo separato.
> Dopo che il Segretario Epifani, pur chiedendo a gran voce la "riapertura del
> tavolo del confronto" (ancora!) addirittura all'ex piduista (tessera 1816)
> in persona, aveva trovato il coraggio di dire NO all'ennesimo furto ai danni
> dei lavoratori, di non essere per una volta tra i giocatori della partita
> più oltraggiosa, quella contro il salario, ecco il brindisi del mondano
> evento.
>
> Tutto alla faccia della classe dei subalterni. Uno sputo all'intelligenza ed
> al pudore, a quel filo di etica sindacale perduta ed appena ritrovata dalla
> Cgil.
> Ma anche un insulto alla faccia di chi vomita al solo pensiero di dovere
> rinunciare agli ultimi brandelli di tempo libero da trascorrere insieme ai
> figli, a compagne e compagni, per inseguire la meta della produttività che
> tanto piace ai padroni come Marcegaglia, e che se va bene serve a
> recuperare, quel tanto che basta, quanto è stato eroso dai contratti
> collettivi nazionali. Mi chiedo come si faccia, prima, a sbattere i pugni
> contro padroni e servitù sindacale e, poi, a ritrovarsi tutti insieme sopra
> un palco come se nulla fosse accaduto. Che insegnamento si può dare ai
> giovani, ma anche a quelli che giovani non sono più e che portano i segni
> delle lotte del passato? E' proprio un paese marcio, e puzza dalla testa
> (sia essa confederale o di base, politica o civile, laica o clericale).
>
> Pochi si salvano, ed è grasso che cola se vengono solo emarginati senza
> essere sparati in bocca. Mi chiedo come si faccia a dire: "No, questa volta
> non ci sto!" all'indirizzo di mercanti come Bonanni ed Angeletti, e poi far
> finta che, in fin dei conti, un sindacato confederale può tranquillamente
> organizzare la Festa dei lavoratori insieme con un'impresa di servizi
> sottopadronale a pois parafascisti. La Cgil ha molto da farsi rimproverare
> per il suo passato anche recente. E non crediamo che abbia l'esclusiva su
> questo punto. L'incapacità dei sindacati di base, per esempio, a farsi unico
> sindacato di classe rinunciando agli atteggiamenti da primadonna dei soliti
> dirigenti-burocrati è davvero sconvolgente. L'ottusità di quanti vedono
> tutto il chiaro da una parte e tutto lo scuro dall'altra fa pena.
>
> Ma c'è un posto dove il chiaro e lo scuro di una decisione che sconvolgerà
> la vita di milioni di persone ritrova la mai perduta unità mascherata, fino
> ad ora solo da distinguo e dinieghi. Questo posto è Piazza S.Giovanni. Ciò
> che in quel luogo sta per accadere il prossimo 1 Maggio è, sotto l'aspetto
> pratico e simbolico, tra le cose più squallide di tutta la Repubblica.
> E'il ritorno alla notte più nera del sindacato, alla vergogna di sentirsi
> presi per il culo da chi ti dovrebbe rappresentare, per giunta usando i
> soldi del tuo sudore. Le lavoratrici ed i lavoratori della Cgil dovrebbero
> ribellarsi a questo modo di fare.
>
> Dovrebbero dire NO a chi ha scelto di Festeggiare in musica, ma insieme a
> dei ladri, il momento simbolicamente più alto per milioni di donne e uomini.
> Gente che ogni giorno si alza dal letto solo per tirare a campare e che,
> ancora troppo spesso, sul lavoro finisce per lasciarci le cuoia. Le
> lavoratrici ed i lavoratori della Cgil, così come le tante migliaia di
> ragazze e ragazzi che ogni anno si spostano da tutte le parti d'Italia per
> vedere cantare e suonare tanti artisti, dovrebbero trovare nel gesto di
> boicottare la manifestazione l'habitat naturale per riaffermare la propria
> dignità di esseri pensanti, e non di eterni pupazzi sballottati di qua e di
> là dai soliti burocrati, tra un accordo separato ed un pezzo di Lou Reed (se
> va bene).
>
> Vorrei davvero che per il prossimo 1° Maggio la gente onesta della Cgil e
> quelli del sindacato di base festeggiassero insieme, ribellandosi ai dementi
> del secolo: gli opportunisti, gli equilibristi e le tante Wanda Osiris che
> perdono tempo a vedere allo specchio quanto sono belli da soli.
> Occorre un sussulto. I giovani devono svegliarsi e puntare i piedi. A
> trent'anni
> non è possibile continuare ad essere presi per i fondelli da babbi di
> cinquanta o sessanta che sindacaleggiano sulle teste di chi si suda il pane.
>
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