[dalla newsletter del c.s.a. Pacì Paciana]
1) manifestazione per Peppino Impastato e la nuova toponomastica di
Ponteranica
2) riceviamo e pubblichiamo: la Gelmini a Bergamo lunedì 28/9?
Prepariamole l'accoglienza!
1)
Nella notte fra mercoledì 23 e giovedì 24 settembre qualcuno ha pensato
bene di provare a ridisegnare la toponomastica di Ponteranica, paese
della provincia di Bergamo dove il sindaco leghista Aldegani ha levato
l'intitolazione della biblioteca comunale alla memoria di Peppino
Impastato, usando come pretesto il fatto che Impastato - ucciso in
Sicilia nel maggio 1978 per il suo coraggio contro la mafia - fosse
"comunista" e "siciliano", quindi inconciliabile col territorio del paese.
Leggiamo dietro a questa vicenda - che ha scatenato polemiche anche a
livello nazionale - la pericolosa volontà politica della Lega Nord di
voler cannibalizzare la memoria e di voler fare tabula rasa di tutto e
tutti, con un'arroganza da "nuovi padroni del vapore" che li porta a
negare l'importanza della figura di Peppino Impastato, che ha avuto il
coraggio di fare controinformazione e satira sulla mafia nella Sicilia
degli anni '70, di portare alla luce verità scomode, di ribellarsi ai
poteri forti che attanagliavano - e attanagliano tuttora - la Sicilia
tutta e l'Italia per questo è stato assassinato.
Se la biblioteca non è adatta a essere dedicata alla memoria di un
ragazzo tanto coraggioso, allora a qualcun* è venuto in mente che almeno
una quarantina di vie di Ponteranica potessero essere dedicate a lui e
al suo sacrificio.
Per non dimenticare.
su http://www.pacipaciana.org/ potete trovare le foto della
toponomastica "rivista"
Sabato 26 settembre parteciperemo al corteo indetto a Ponteranica per
difendere la memoria di Peppino e contro l'arroganza della giunta leghista.
Concentramento ore 14.30 via Matteotti - Ponteranica (BG)
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2) LA GELMINI A BERGAMO? PREPARIAMOLE L’ACCOGLIENZA!
NO GELMINI DAY - LUNEDI’ 28 SETTEMBRE 2009 - GIORNATA DI MOBILITAZIONE
DI STUDENTI E PRECARI
Concentramento ore 9.30 in Viale Papa Giovanni (di fronte alla sede de
L’Eco di Bergamo)
STUDENTI E PRECARI SULLA CRESTA DELL'ONDA
Il 28 settembre 2009 in occasione del 40° anniversario della fondazione
dell'Università degli studi di Bergamo, presso il Centro Congressi Papa
Giovanni XXIII, ci sarà il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca, l'incorreggibile, l'inafferrabile Mariastella Gelmini.
Nel corso della stessa cerimonia verrà conferita una laurea honoris
causa in Ingegneria Edile ad Antonio Percassi. A fronte dell'incremento
della popolazione scolastica degli ultimi anni il Ministero reagisce
diminuendo l'organico e licenziando i precari. Attraverso il blocco
delle assunzioni per ogni quattro pensionatici sarà una sola immissione
in ruolo. Solo quest'anno 42 mila insegnanti e 15 mila tecnici
amministrativi (ATA) resteranno senza posto di lavoro e 18 mila
lavoratori precari nella scuola saranno licenziati in tutta Italia.
Non meno grave della questione occupazionale si pone il problema della
qualità dell'offerta formativa: sulle famiglie graverà un aumento dei
costi per l'istruzione dei figli e un peggioramento dei servizi. Già in
quest'esordio dell'anno scolastico la diminuzione dell'organico docente,
l'abolizione delle ore di compresenza degli insegnanti nelle classi, la
drastica diminuzione delle risorse per il sostegno provocano notevoli
disagi organizzativi e didattici (aumento di alunni per classe,
insufficiente copertura oraria per gli alunni disabili, abolizione dei
laboratori extrascolastici).
Oltre a questo si aggiungono spaventose dichiarazioni e proposte
criminali di matrice chiaramente razzista in merito alla presenza di
alunni "stranieri" nelle scuole (la fissazione di un tetto del 30% di
"stranieri" per classe, la richiesta del permesso di soggiorno all'atto
dell'iscrizione, ma anche l'esame di dialetto per gli insegnanti).
In Italia solo il 4,7% del Pil è destinato all'Istruzione a fronte di
una media Ocse del 5,8%. Per uscire da questa crisi economica, il nostro
paese dovrebbe puntare sull'innovazione e invece taglia le gambe al
futuro delle nuove generazioni, non da ultimo ostacolando il diritto
all'istruzione ai nuovi cittadini.
Contestiamo la laurea honoris causa ad Antonio Percassi, noto
imprenditore e immobiliarista bergamasco, poiché dimostra la dipendenza
dell'Università, un'istituzione pubblica, dalla capacità di attrarre
sponsorizzazioni e finanziamenti dei privati. Il disegno di
privatizzazione del sistema d'istruzione mette a repentaglio tutte
quelle istituzioni che non verranno considerate redditizie provocando un
pericoloso abbattimento della qualità dell'offerta formativa, aumentando
e consolidando spregiudicatamente le disuguaglianze sociali del Paese.
In base al principio dell'autonomia, si consegnano sia la didattica che
la ricerca in mano alle aziende. Confindustria è intervenuta con forza
attraverso l'Eco di Bergamo per sostenere il rilancio del corso di
laurea triennale in Ingegneria Tessile: quest'anno gli immatricolati
sono 2!!! Se i saperi trasmessi dall'Università sono ogni giorno più
svuotati di capacità critica ed autonoma, la ricerca di base - e più in
generale quella meno legata ai profitti e quindi meno "appetibile" per
le imprese - diventa sempre più un vago ricordo del passato. Sono sempre
di più i progetti di ricerca ed i brevetti commissionati da imprese del
territorio (vedi le collaborazioni con Kilometro Rosso e Sacbo, ma la
lista è lunga). Proprio per questo la cerimonia della laurea “honoris
causa” a Percassi assume oggi un significato ancora più inquietante.
Per questi motivi come studenti, insegnanti e genitori, lavoratori e
disoccupati, cittadini di qualunque nazione saremo in piazza per
contestare il Ministro e le subdole manovre di marketing dell'Università
di Bergamo; per rivendicare un sistema pubblico d'istruzione di qualità
che non sia asservito alle logiche del profitto, del mercato del lavoro
e degli interessi statali che contrastano con il bene della
collettività, ma che promuova l'autodeterminazione, la coscienza
critica, il sapere libero, l'emancipazione di tutti e di tutte.
In coda all´insopportabile trasmissione di propaganda a reti unificate
condotta dal Governo, adesso in onda andiamo noi.
Ancora una volta: noi la crisi non la paghiamo!!
NO GELMINI DAY - LUNEDI’ 28 SETTEMBRE 2009
GIORNATA DI MOBILITAZIONE DI STUDENTI E PRECARI
Concentramento ore 9.30 in Viale Papa Giovanni (di fronte alla sede de
L’Eco di Bergamo)
STUDENTI E PRECARI SULLA CRESTA DELL'ONDA
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