COOPERATIVA SOCIALE o CAMPO DI LAVORO FORZATO !?

La Cooperativa Sociale di Riabilitazione, (Cs.r. di Varere), continua sulla sua 
strada cominciata a metà di quest’anno : ridurre lo stipendio di circa 2000,00 
euro all’anno ai circa 500 socie e soci lavoratori per garantire la bella vita 
ai soci onorari e ai dirigenti.

La delegata dello Slai Cobas, licenziata per essersi opposta a questa 
deplorevole manovra,  è ancora in lotta contro  la cooperativa, la speranza che 
anche per lei la faccenda si risolva con la sua assunzione e la condanna di 
essere risarcita con circa 40.000,00 euro, come è successo per un’altra 
delegata dello Slai Cobas licenziata dalla cooperativa Kcs, di Agrate Brianza,  
 è l’obiettivo che ci prefissiamo in modo da far riflettere il dott. Barazzetta 
all’idea imporre le loro scelte con la forza. 

La brutta esperienza che stanno vivendo le socie e i soci di questa cooperativa 
è di  monito per tutti coloro che lavorano nelle cooperative, tutti possono 
trovarsi nella busta paga di dicembre, proprio quando i soldi sono più 
necessari:  il 60% in meno della 13° mensilità, la decurtazione delle ferie e 
della malattia. Quest’anno sarà cosi per i soci e le socie della  CSR, queste 
persone con problemi di famiglia e bisogni come tutti si accorgono che 
quest’anno hanno  lavorano  per la gloria, e sono obbligati, (speriamo di no) a 
ridurre mi consumi e il divertimento per le  festività natalizie, mentre per i 
soliti dirigenti le cose migliorano sempre. 

Lo Slai Cobas si è battuto contro la decisione della dirigenza di ridurre lo 
stipendio, e loro hanno costruito ad arte delle accuse infondate e 
mistificatori, sostenuti dalla capo sala e da qualche ruffiano, per eliminarla.
Stessa cosa hanno fatto  i dirigenti della Clinica San Carlo di Paderno,  i 
quali si sono scandalizzati dei nostri presidi, ma hanno accettato di buon 
grado la riduzione dello stipendio di chi sgobba nei reparti e il licenziamento 
politico della delegata sindacale.

Nè abbiamo sentito o visto qualche buontempone del sindacato confederale 
mobilitarsi in difesa della lavoratrice licenziata, che anche se iscritta ad un 
sindacato di base  è sempre una lavoratrice.
Nè tanto meno la CISL,  CGIL o UIL, hanno mosso un dito per fermare il furto 
del denaro dalle buste paga di questi lavoratori nella ricca e moderna Brianza; 
l’idea che ci sia un connubio tra questi gentiluomini si è fortemente radicata 
nella nostra testa; solo cosi si spiega il fatto che quando le socie e i soci 
disdicono la tessere alla CISL  o alla CGIL e mandano l’ingiunzione di non 
prelevare soldi dalla busta dal mese della disdetta, l’amministrazione della 
cooperativa risponde che a questi sindacati si può disdire la tessera solo a 
Natale, perciò contro la volontà di ogni  lavoratore si è costretti a pagare  
per tutto l’anno anche se la disdetta arriva a febbraio.

Una società che marcia verso la giustizia e il rispetto del lavoratore, non c’è 
che dire,  i sindacati confederali sempre pronti a fare i loro interessi ad 
ogni costo calpestando diritti e democrazia.

Da tutto ciò quale può essere il risultato :  nei reparti dove opera la  Csr, 
passano responsabili che minacciano e impongano la disdetta della tessera alla 
nostra organizzazione sindacale, con l’intento di colpire chi vuole 
organizzarsi al di fuori delle logiche accomodanti e collaborazioniste degli 
altri sindacati.
Molti purtroppo cedono a questo ricatto per non perdere il posto di lavoro,  ma 
alienando la propria dignità e la propria libertà.  
Questi signori dirigenti, sappiano che possono comprimere la libertà quanto 
vogliono, possono umiliare le persone come credono, questo li fa sentire forti 
e protetti nei loro ruoli di giudici e boia di chi lavora,  i lavoratori non 
subiranno passivamente all’infinito  le loro imposizioni ! 

Alla Csr è stato confermato l’appalto presso la Residenza Sanitaria 
Assistenziale Bernardelli, i soci e le socie hanno intenzione di resistere e 
combattere contro il furto del loro stipendio, in solidarietà con la delegata 
licenziata devono organizzarsi per mantenere alta l’attenzione dei dirigenti 
della cooperativa e dei dirigenti del San Carlo, corresponsabili della politica 
ruberesca ai danni dei lavoratori.

Per discutere di questo E ORGANIZZARE LA LOTTA  
lunedì 13 dicembre dalle ore 13.30 alle 15,00 

ASSEMBLEA RETRIBUITA PRESSO LA RSA BERNARDELLI DI PADERNO .

AI soci della cooperativa Csr che operano in altre strutture, che sentono il 
bisogno di combattere contro questa brutta situazione, che non vogliono 
lavorare gratis per arricchire i  dirigenti, e vogliono organizzarsi contattino 
la nostra organizzazione sindacale per preparare uno sciopero contro il taglio 
dello stipendio e la perdita dei diritti!
Sciopero contro il furto del nostro stipendio e per la riassunzione della 
delegata licenziata !
Dignità e rispetto per chi lavora !  Basta lavoro precario e sottopagato !

SLAI COBAS C.S.R. di PADERNO DUGNANO

Per contatti chiamare lo 02 8392117, oppure 335 66 43 651 
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