Punto G 2011: Genova, genere,
globalizzazione.
Il 25 e 26 giugno 2011 a Genova la rivista Marea e altre
reti di donne rilanciano lo sguardo femminista sul neoliberismo
Dieci anni fa, il 15 e 16 giugno 2001, a Genova a Palazzo San
Giorgio la rete delle donne, (che allora era riunita sotto la
sigla Marcia mondiale delle donne), aprì le iniziative politiche
del Genova Social Forum con tre giorni di dibattiti e una
manifestazione - happening per le vie della città, dal titolo
PUNTO G: GENERE E GLOBALIZZAZIONE - Per una società di donne e
uomini equa, solidale, pacifica e democratica.
Le oltre 1000 donne che parteciparono a Punto G, in
rappresentanza di 140 gruppi femministi nazionali e
internazionali, aderirono sulla base di una Carta di intenti
che, riletta oggi, risulta sorprendentemente profetica:
in essa si esprimeva preoccupazione per la riduzione degli spazi
pubblici garantiti dalla Costituzione alle cittadine e ai
cittadini, per il proliferare di sessismo e razzismo, per le
ingerenze dei fondamentalismi religiosi, per la riduzione della
libertà nelle scelte riproduttive e sessuali, per l’inquinamento
del pianeta, per le violenze e le molestie in famiglia, a scuola e
sul lavoro, per una politica economica iniqua, per la distruzione
dello stato sociale, per le guerre dimenticate, per il crescente
militarismo.
Si contrapponeva a tutto questo una visione globale opposta: si
ragionava su una diversa economia, basata sulla soddisfazione dei
bisogni e non sul profitto, che riconoscesse l’intreccio
indissolubile tra la sfera produttiva e quella riproduttiva, sui
diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, nativi e migranti, si
sosteneva la necessità di una cittadinanza europea basata sulla
residenza e non sulla nazionalità.
Oggi, a distanza di 10 anni, le previsioni, le paure, le
ragioni di allora sono ancora più evidenti.
Per questo il 25 e 26 giugno 2011 ci rincontriamo a Genova
riprendendo il filo di Punto G, perché siamo state cambiate, oltre
dagli eventi successivi, anche da quell’incontro, che ci ha
consegnato la responsabilità di costruire futuro migliore
soprattutto per chi non c’era.
Tra le voci che abbiamo chiamato al confronto: Houzan
Mahmoud, Gita Sahgal, Maryam Namazie, Lorella Zanardo, Dacia
Maraini, Soad Baba Aissa, Susanna Camusso, Lidia Menapace,
Giancarla Codrignani, Eliana Como, Lia Masi, le donne della
Omsa.
Il sito dove sono disponibili il programma, le informazioni,
l’elenco delle adesioni e materiali è http://puntoggenova2011.wordpress.com/
Ufficio stampa: Monica Lanfranco 347 0883011 monica.lanfra...@gmail.com