> > in particolare nelle unita-insediative, > tramite l'attirbuto "tipologia" si puo' individuare una area di tipo > unita-insediativa che sia di tipo: > "area di insediamento archeologico" (pag 367 secondo allegato) codice "12" > > >superficie di terreno nella quale, in seguito > >a una esplorazione archeologica, si stanno > >individuando o sono stati riportati alla luce i > >resti di insediamenti urbani, edifici, templi, > >opere murarie di varia natura, necròpoli, > >monumenti ed oggetti relativi ad antiche > >civiltà >
Ah, vedi, allora qualcosina c'è...ho dato un occhio troppo veloce per la mole dei documenti e in più è un terreno a me sconosciuto. Capisco meno della metà delle cose che credo di capire a metà (cit. LOTR). Ci sono schede di sito archeologico e di UT (unità topografica) ovvero le aree di spargimento materiali. Poi ci sono gli scavi veri e propri con dentro una serie di divisioni. Per quanto riguarda RT-Omero appeno lo hai segnalato ho provato ad usarlo ma senza risultati, dal momento che non riesco ad installare pyspatialite (sono su mac os x) ne via easy_install o da sorgente. Dovrei compilarlo cambiando un fantomatico file di setup.cfg che nn c'è nella cartella....riproverò chiedendo un po' di dritte. Quello che obiettavo a Comune e Soprintendenza è la totale mancanza di un sistema e un metodo di gestione dei dati archeologici a livello informatizzato per farli dialogare con dati di tipo urbanistico. Il comune dice che non è lui che deve insegnare a noi archeologi il metodo, la Soprintendenza idem....e gli archeologi che non hanno uno straccio di ordine professionale sanno solo quello che gli dice il prof in aula: voi starete con un panama e un bastone a ciglio scavo a dirigere gli operai!!! 8 ) Quando abbiamo fatto la carta archeologica ci siamo ritrovati a dover inventare l'ennesimo modo di schedare i dati archeologi, creando un db ad hoc, un sistema di layer ad hoc, ecc.... Una gran fatica che alla fine rischiava di non portare a nulla, perchè nessuno (Soprintendenza o Comune) ci aveva informato che ci sono codici ben precisi nei PTR, PTCP e PSC per poter segnalare una geometria e quindi chi fa il documento di destinazione urbanistica non può usare i dati. Leggendo poi la definizione che mi hai scritto, mi sembra che sia stata scritta non da un archeologo oppure da un archeologo abituato a lavorare nel sud italia e di estrazione classica. Nella gestione urbanistica odierna per quello che ho potuto vedere dai PTR, PTCT e PSC, non si ha mai la percezione che l'archeologia parte appena da sotto la nostra suola nella maggior parte delle aree urbanizzate o rurali. I paesaggi stessi sono "manufatti archeologici", vedi la centuriazione romana. Io sto cercando a fatica di fare un modello di gestione dati archeologici con la provincia di Rimini da inserire in un plugin di Qgis (vedi pyarchinit per qgis) per ridistribuirlo e ovviamente se mi accettassero il progetto, coinvolgere anche direttamente la Gfoss italia. Cmq se vuoi apro una discussione adhoc e vediamo cosa ne esce. Che ne pensi?
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