Salve a tutti, mi scuso subito per la lungaggine (uomo avvisato mezzo salvato).
IMHO per capire il problema, dare una risposta alla domanda in oggetto, ma soprattutto per estrapolare una strategia valida a far emergere le nostre motivazioni, i messaggi dei non-sviluppatori sono certamente i più utili, senza che per questo motivo i miei colleghi devs ci rimangano male :) 2011/11/9 Alessandro Gentili <alessandrogentil...@hotmail.com>: > 1. Software di livello superiore su Linux [[CUT]] > per il 90% delle persone, anche tanti giovani, il pc è Windows > e quello figo è MAC. [[CUT]] > Ma ad oggi progettare SW solo per Linux è un progetto ambizioso quanto > azzardato secondo me Basandomi sulla mia breve esperienza (ancora so' giovine!) di sviluppo di software multi-piattaforma, sono in risonanza con il presidente (Furieri) quando afferma che i principali problemi nascono quando si vogliono sviluppare applicazioni grafiche. Per quel che ci riguarda come associazione, io mi focalizzerei sulla compilazione che come ci faceva notare spesso si basa su strumenti non liberi (es. MSVC) e questo dovrebbe farci riflettere sul fatto che forse occorrerebbe uno sforzo maggiore anche da parte nostra per mettere in _forte_ evidenza tale discrepanza tra le motivazioni del software open e quei, per fortuna pochi, strumenti closed usati, Tornando invece alla domanda originale, a mio parere il software Linux only si scontra con la fetta di mercato (clientela) che al momento riesce a raggiungere, avendo da un lato il sistema Windows che basa la sua competitivita' sulla radicata diffusione, dall'altro il sistema MacOS (il figo degli OS) che di fatto ha preso piede negli ultimi tempi poiche' fino a non molti anni fa era usato solo dai grafici e da chi aveva soldi da buttare (es. negli ultimi 4 anni quasi un 30% dei miei colleghi di corso all'universita' e' passato a Mac). Ovviamente realizzare software multi-piattaforma aiuta nel passaggio a sistemi liberi come alcuni utenti hanno fatto notare, ma a mio parere tale flusso comprende solo coloro che effettivamente hanno voglia/tempo di imparare ad usare il nuovo sistema operativo. Premesso infatti che per l'utente il numero perfetto di sistemi operativi da utilizzare e' sempre inferiore a 2, l'utente che ad es. ha una qualche distro di linux in dual boot (o virtualizzata) per far girare un qualche programma linux only, ha un'alta probabilita' di avere gia' una qualche cultura di base di software libero e quindi e' probabile che prima o poi si decida a completare il passaggio al nuovo sistema. Quello che si dovrebbe invece considerare a mio parere (forse però potrei sbagliarmi sulle modalita') e' trovare un modo per convincere un utente _qualunque_ a passare ad un sistema operativo libero o almeno a provarlo! A quel punto va da se che se si trovano aspetti per cui il sistema libero e' migliore di quello closed (e ce ne sono parecchi), l'utente sara' facilmente invogliato a cambiare. Si potrebbe immaginare di dare all'utente per così dire una "spintarella", che parafrasando Lucrezio (non sono impazzito, non temete) "[...] i medici, per far sorbire una medicina amara ai bambini, cospargono gli orli dei bicchieri di dolce miele, in modo che i bambini con un piccolo inganno ottengano un grande beneficio [...]" si potrebbe tradurre in realizzando alcune funzionalita' particolarmente complesse solo per sistemi liberi (quindi a costo/tempo 0 per porting e debugging) o rilasciare gli aggiornamenti per gli altri sistemi con un certo ritardo. Certo un tale ragionamento potrebbe essere usato quasi esclusivamente per convincere un utente Windows, ahime' i Mac users sono piu' duri. Chissa' che funzioni... Saluti. -- Giuseppe Sucameli _______________________________________________ Iscriviti all'associazione GFOSS.it: http://www.gfoss.it/drupal/iscrizione Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. Non inviate messaggi commerciali. I messaggi di questa lista non rispecchiano necessariamente le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 540 iscritti al 4.11.2011