Il giorno 05/gen/2015, alle ore 15:00, fabio.romelli 
<fabio.romell...@gmail.com> ha scritto:

> forse non mi sono spiegato bene, quindi di seguito vi espongo quello che sto
> provando a fare così magari avete qualche consiglio per un miglior
> approccio:
> voglio ottenere un DTM che rappresenta in maniera realistica una porzione di
> territorio (per capirci mi piacerebbe ottenere una realtà virtuale tipo
> google heart dove poi inserire i modellini 3D e fare alcuni render), sono
> riuscito a farlo per piccole porzioni con Vterrain generando il file .bt e
> successivamente appiccicandogli sopra l'ortofoto come texture.
> questo procedimento però non funziona per porzioni grandi di terreno, credo
> sia colpa delle abbondanti dimensioni dell’ortofoto.

Con VTP gia’ da svariati anni si possono realizzare scenari con DEM e ortofoto 
paginate in tiles (piastrelle) che bypassano i limiti dell’obsoleto formato 
.BT. Con i dati paginati i limiti del terreno e delle ortofotonon sono infiniti 
ma sono comunque amplissimi - per fare n esempio, in un recente lavoro abbiamo 
realizzato il modello 3D navigabile interattivamente di tutta la provincia di 
Trento con ortofoto a 25 cm e DEM a 5 metri. 

Per essere trasformati in questa modalità’ i dati vanno preparati in VTBuilder, 
caricandoli come DEM e ortofoto “standard” (ECW, Geotiff, JPG+JGW ecc per 
quello che riguarda le immagini, ASCII DEM e altro per quanto riguarda i DEM) e 
quindi esportandoli
 nel formato proprietario in tiles (.ini). In questo modo si possono gestire 
interattivamente i terreni enormi di cui sopra.
Dopo una elaborazione piu’ o meno breve in VTBuilder gli scenari potranno 
essere caricati in Enviro a grande velocità e con ottime performance. Qui poi 
sarà’ possibile inserire eventuali oggetti 3d e/o vegetazione.

Esistono altri ambienti OpenSource nei quali si possono caricare livelli GIS 
raster e vettoriali, locali e remoti, e visualizzarli come scenari 3d (ad 
esempio il progetto osgEarth), ma l’utilizzo dei formati standard non compressi 
e non ottimizzati determina inevitabilmente un collo di bottiglia durante la 
visualizzazione interattiva. Per questo e’ consigliabile, per lo specifico 
scopo della visualizzazione 3d interattiva, effettuare un pre-processing dei 
dati.

> per ovviare a questo problema, sempre che sia possibile, pensavo di unire le
> caratteristiche dei 2 raster sperando così facendo di alleggerire
> l'elaborazione all'avvio di Enviro.

Consiglio la lettura del manuale di Virtual Terrain Project, sia Enviro (la cui 
interfaccia e’ stata tradotta in prima battuta da me, successivamente e con 
molto piu’ aggiornamento e dettaglio da Roberto Angeletti) e sia VTBuilder 
(tradotto da Roberto) dove si vedrà’ che non e’ necessario fare i passaggi 
ipotizzati ma molto piu’ semplicemente si potrà’ lavorare con i dati paginati.

Chiedo scusa se non mi dilungo nelle spiegazioni ma ultimamente non riesco a 
scrivere quasi per niente in mailing list per seri problemi di vista che mi 
limitano moltissimo: Roberto Angeletti potrà (se ne avra’ tempo e voglia) dare 
tutte le delucidazioni del caso.

Saluti


Marco Gualdrini
GEOgrafica - Faenza

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GEOgrafica - GIS, cartografia digitale e simulazioni territoriali virtuali
www.geografica.org

Virtual Terrain Project / GeoView examples: 
http://youtu.be/qEeGjNvwl4Y
http://youtu.be/9UPfufPLQUw
http://youtu.be/gv8HgX9TZfs

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