> Sulla licenza d'uso dei dati del Geoportale Nazionele io ci capisco poco. > Alla pagina delle note legali dice che > "I vincoli e le licenze d’uso dei diversi prodotti resi disponibili (servizi > di visualizzazione di mappe, *servizi di download* di dati, applicazioni o > altre risorse) sono riportate nella sezione corrispondente del metadato. > I dati scaricabili tramite il *servizio di Download* del Geoportale sono > messi a disposizione con licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia." > > Se ad esempio guardo i metadati della Carta Geologica d'Italia (scaricabile > via WFS) mi dice: > "Limitazioni d'uso: Lo strato informativo è consultabile gratuitamente. Lo > strato informativo può essere utilizzato solo per fini non commerciali, > previa citazione della fonte. *E' vietata la distribuzione, la riproduzione, > la traduzione, l'adattamento e ogni altra modifica*." > mentre la licenza CC-BY-NC-SA 3.0 Italia mi dice che *sono libero di > condividere e modificare* (con le condizioni BY-NC-SA). > Quale devo considerare?
In entrambi i casi ti sta dicendo che usa la licenza CC-BY-NC-SA Il consiglio è di dare un occhio qui https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/ dove è vero che si dice che sei libero di condividere e modificare, ma aggiunge il paragrafo sotto con la voce "A condizione che" BY => devi citare sempre la fonte SA => StessaLicenza — Se remixi, trasformi il materiale o ti basi su di esso, devi distribuire i tuoi contributi con la stessa licenza del materiale originario. NC => non puoi farne uso scopi commerciali. L'ultima condizione (la NC) è quella che vincola il fatto che i dati non sono distribuiti come open data. La clausola SA (= Share Alike = stessa licenza) è un ulteriore vincolo che definisce che quello che produci deve essere sempre disponibile. Dettro altrimenti: se migliori il prodotto, devi renderlo disponibile a chiunque. > Altro caso: il metadato delle ortofoto del 2012 indica la licenza *CC > BY-NC-ND 3.0*. la clausola "ND" è ancora peggio perchè dice che non puoi fare opere derivate, quindi "se remixi, trasformi il materiale o ti basi su di esso, non puoi distribuire il materiale così modificato." ... che sulle ortofoto carta è ancora peggio perchè, nei fatti, non ti permette di fare il ricalco. (e considera che le ortofoto del PCN sono state utilissime alla crescita di OpenStreetMap grazie proprio al permesso del ricalco) > Le stesse ortofoto sul Geoportale della regione Lombardia > hanno licenza *IODL 2.0*. Questo è molto interessante: - sei sicuro siano le stesse? - sei sicuro che hanno la stessa copertura? - puoi dimostrarlo? Quanto alla licenza IODL 2.0 di fatto sei davanti ad una licenza che ti obbliga di citare la fonte. > In realtà i dua dati hanno qualità diversa: quelle sul geoportale della > Lombardia sono più sgranate, forse a causa di una diversa compressione); è > possibile che per questo abbiano diversa licenza? quindi non sono lo stesso prodotto oppure sono lo stesso ma chi le ha prodotte ha fornito una versione modificata. > Infine nelle pagine delle licenze CC > (https://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/deed.it, > https://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/it/deed.it) citate dal > Geoportale Nazionale c'è scritto nelle note in fondo: > "Non sei tenuto a rispettare i termini della licenza per quelle componenti > del materiale che siano in *pubblico dominio*"... > Cosa si intende per "pubblico dominio"? quando un dato è reso disponibile a > tutti in internet non diventa di pubblico dominio? da https://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_dominio "L'espressione pubblico dominio indica in generale il complesso e la globalità dei beni - ed in particolare delle informazioni - insuscettibili di appropriazione esclusiva da parte di alcun soggetto pubblico o privato, e che sono invece disponibili al libero impossessamento ed uso da parte di chiunque." Di fatto qualsiasi opera dell'ingegno finisce in pubblico dominio dopo un periodo di tempo definito dalla legge di riferimento e dalla tipologia di prodotto. Es. 20 anni per i brevetti o le foto/illustrazioni prive di valore artistico e 70 anni per testi (es. canzoni) dalla morte dell'autore Rimando però qui https://it.wikipedia.org/wiki/Pubblico_dominio#Decadenza l'unico modo per avere un pubblico dominio "artificiale" è attraverso un atto di rinuncia. Creative Commons offre il la "CC0 - Creative Commons Zero" che vuol dire semplicemente che si da il permesso di usare, distribuire modificare ecc.. senza cheidere in cambio nulla (= zero). Non si tratta di una licenza ma di una rinuncia. Ci sono però dei diritti (derivati dal diritto d'autore) che sono inalienabili come il diritto morale che permettono di rivendicare la parternità. https://it.wikipedia.org/wiki/Diritto_d%27autore#Diritto_morale_d.27autore La CC0 di fatto descrive una cessione di tutti i diritti possibili nel rispetto però della legge d'autore di riferimento. In ogni caso se qualcosa è su internet non diventa di pubblico dominio basta leggere tutti i termini d'uso dei vari servizi L'unica questione che possiamo avanzare è il fatto che, per il codice di amministrazione digitale italiano art52, se una PA pubblica documenti e dati online senza specificare nulla, allora questi sono da considerarsi dati aperti secondo la specifica del cad art68. La cui interpretazione poi è quella dire dire "usa i dati come vuoi, ma ricorda di citare la fonte". Ciao _______________________________________________ Gfoss@lists.gfoss.it http://lists.gfoss.it/cgi-bin/mailman/listinfo/gfoss Questa e' una lista di discussione pubblica aperta a tutti. I messaggi di questa lista non hanno relazione diretta con le posizioni dell'Associazione GFOSS.it. 808 iscritti al 07/03/2017