Ciao a tutti, Scusate ma ero impegnato in vicende di traslochi e affini...
Dunque: 1. Perfettamente d'accordo con il rilancio sterconico. Io per il momento busso. Andrea ha ragione quando dice che se vive la radio vive anche il sito e vice verbola. Io mi tuffo in entrambi (almeno spero di farcela). Magari mi faccio venire pure delle ideuzze simpatiche. Che ne dite di uno spazio radio-video-web intitolato "Scienzamigrante-Migrantescienza" in cui si discute di migrazioni intellettuali sia reali (spostamenti di persone) che virtuali (transfer tecnologico, passaggi da scienza pura ad applicata, etc.) e perche' no pure delle relazioni fra le due cose. Ovviamente il tutto condito da interviews varie a migranti reali o/e virtuali.... A stercone lo intervistiamo subito, cosi' almeno quando andra' a fare i rodei a Austin siamo sicuri che le sue memorie sono al sicuro.. ;-) 2. Lo so che e' difficile, ma riusciamo stavolta a darci una strutturazione un po' meno freak? Cioe' stabiliamo con precisione (almeno a livello ideale) quanto tempo settimanale riusciamo a dedicare a laser? Cioe' se si tratta di trasmissioni radio... decidiamo che ad esempio una volta al mese Tizio, Caio e Sempronio preparano le trasmissioni x, y, z??? 3. La cosa Frames Wu Mings freaks frocks interessa anche a me. Se appena mauro ha finito manda in rete la sua cosetta magari la integriamo.... Fabio ha ragione sulla critica ai Wu Ming, ma allora bisogna essere capaci di disegnare nuovi scenari metropolitani meno apocalittici, o no? Allo scenario mad max rispondiamo con la creazione della nuova Macchu Picchu in cui invece del petrolio, le macchine vanno a escrementi di tacchino e tutti mangiano camembere a colazione, pranzo e cena mentre Jose Bove e' diventato il presidente della repubblica... Insomma chiarire che ogni innovazione scientifica e tecnologica crea scenari utopici e distopici (tra Blade Runner e la Fondazione di Asimov per chi ama la science fiction), il problema e' quello di surfare sulle onde dell'innovazione senza cadere dalla tavola... E quindi proporre un uso 'liberato' della scienza capace di favorire una distribuzione eco-compatibile delle risorse fuori dai meccanismi della appropriazione privatistica delle conoscenze. Magari non mangieremo tutti camembere, ma avere almeno le medicine per l'aids gratis in sudafrica non sarebbero male... (svalvolare di mattina mi aiuta a svegliarmi...) baxbaxbax.s. E COMUNQUE E' FRITZ LANG! (e non Langer...) Date sent: Sat, 10 Jan 2004 17:44:01 +0100 From: Mauro Capocci <[EMAIL PROTECTED]> Send reply to: [EMAIL PROTECTED] To: simone <[EMAIL PROTECTED]> Subject: [Fwd: [e-laser] frame] -------- Original Message -------- Subject: [e-laser] frame Date: Fri, 9 Jan 2004 19:08:46 +0100 From: [EMAIL PROTECTED] <[EMAIL PROTECTED]> Reply-To: [EMAIL PROTECTED] To: laser <[EMAIL PROTECTED]> commento ai primi due di wuming: embe'????????? la tesi e' non c'e' piu petrolio (o sta finendo) dunque anche lo spazio metrolpolitano morira. gia detto da: mel gibbson in MadMax. Se poi volete Ken il guerrioro dipinge, come tutto cio che e' stato creato nella prospettiva post-nucleare, lo stesso scenario. Luoghi rarefatti. buio. grigiore. C'e' chi ha immaginato l'espanzione della terra senza acqua, c'e' chi ha immaginato l'espanzione dell'acqua senza terra. Ho amato tanto quegli immaginari. Ma ce ne sono anceh di altri e contrari. Akira e' il superamento dell'umano nel quadro della metropoli. Il rifacimento di metropolis di Fritz Langer in Manga, ci presenta una citta magnifica piena di luci dietro cui c'e' il sommerso dell'emarginazione delle macchine inutili. Il castello nel cielo, ci fa volare tra le nuvole spinti dalla tecnologia alla ricerca di un nuovo spazio: le citta volanti. Ecco qui la doppia eterna visione, una da alla tecnologia un ruolo di rottura. L'altro da alla tecnologia un ruolo di fuga. A me i catastrofismi non mi sono mai piaciuti. (poi e' l'anno dell'acquario) Il catastrofismo del petrolio anima tutte le discussioni sull'energia. Seriamente: negli anni 70 questo catastrofismo a prodotto migliaia di pubblicazioni, grafici, stime, predizioni. Ho una biblioteca di 50 libri rubati al CEA in proposito. Manco un grafico che c'azzecca. Dico uno. Dovevamo essere gia finiti a succhiare il petrolio con le cannuccie. Nada. Perche' ora dovrebbe essere vera? Il petrolio non e' rinnovabile, aggiugnerei per precisione sulla scala tei tempi dei millenni, e' su questo non ci piove. Ma quando finira'? Tanti geologi se discuti di questo ti strizzano l'occhio. A dire: bello mio ma che pensi che tutti i giacimenti so stati scoperti. O forse A bello: ma che pensi che ora con le nuove tecnoche non moltiuplichiamo (un po alla gesu) il petrolio che sta in fondo al pozzo? Io non so se sono bello, ma a me quel ghigno satanico mi da da pensare. ScienceFinction: Matrix il capolavoro dei capolavori, ha messo in rilievo una cosa molto molto importante. Mica i numeretti che scendono sullo schermo. Ma il fatto che ometti inscatolato possa produrre energia. Quando w5 dice la sf ha smesso di profetizzare sballa alla grande. Matrix profetizza (a parte che e' tutto giocato sulla profezia) che la machineri biologica possa essere la nuova interfaccia dell'energia. In fondo gli essere viviventi sono le cose piu lontane dall'equilibrio termodinamico che si conosca. Si parla di futuro decentrato. Mah. Sai che palle vivere decentrato. E' una vita che vivo in periferia. E si scende sempre al centro. Li ci osno le luci. Li c'e' la vita. Matrix, again. cos'e' Zion, se non il segno che l'eros della vita passa par le collisioni umane, sbattersi, urtarsi, zozzarsi insieme. Altro che il tuo mulinello a energia eolica sperduto sulle montagne. Non ci credo. O meglio non ci volgio credere. Anzi non ci spero proprio. queste ve le ho sbattute li tanto per.... poi leggo gli altri per capire di che si tratta. baci f ********** PROTEGEZ VOS E-MAILS !********** Avec Tiscali SuperMail, vos e-mails en toute sécurité ! Anti Spam personnalisable Anti Virus actualisé en permanence et de nombreux bonus... 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