Cari tutte e tutti, è morto Tom, oggi alle 17 a Londra vi sarà una veglia.
E' triste, continueremo nel suo e nel nostro impegno , con la non violenza e l'amore per la giustizia.
Luisa Morgantini 
Vi allego l'articolo apparso su The Guardian, oggi  14 gennaio 2004
Il pacifista inglese colpito da un soldato israeliano è morto
 
Il pacifista inglese che era stato colpito da un soldato israeliano mentre tentava di proteggere da una sparatoria  alcuni bambini plestinesi in un campo profughi di Gaza è morto la notte scorsa in ospedale a Londra.
Tom Hurndall è stato stroncato da una lesione polmonare. Era in coma da quando era stato colpito da un proiettile nel campo di Rafah in aprile.
Il giovane di 22 anni è morto poche ore dopo che il soldato che lo aveva colpito era stato accusato di violenza aggravata,  un' accusa rara per un soldato israeliano che ha danneggiato un  civile. Ma il giudice militare che si occupa del  caso ha detto all'avvocato della famiglia a Tel Aviv che l'accusa potrebbe essere trasformata in omicidio o omicidio preterintenzionale dopo la morte di Hurndall.
Il soldato, di cui non é stato reso pubblico il nome, è stato accusato anche di aver ostacolato il corso della giustizia perchè prima ha sparato in fronte all'attivista, e solo dopo ha chiesto il permesso di aprire il fuoco sull'area abitata edificata dicendo che il giovane aveva un'arma.
Un secondo soldato è agli arresti per aver sostenuto questa versione dei fatti.
Dopo il rapido deterioramento delle condizioni del sig. Hurndall, sua madre Jocelyn è rimasta sempre accanto a lui. Un portavoce della famiglia, Carl Arrindel, ha detto che i familiari erano devastati ma traevano conforto dall'attesa di ordinanza di un tribunale che ponesse fine alla vita di Tom, poichè non c'era  alcuna speranza che lui si riprendesse.
La signora  Hurndall ha accolto con favore l'accusa cotro il soldato. L'imputazione è avvenuta a seguito di mesi di pressione dei familiari e del Ministero degli Esteri  attraverso un'indagine, dopo che l'esercito aveva dichiarato che non c'erano le condizioni per una risposta.
"Saro' soddisfatta solo quando ci sarà una seria condanna per il soldato...e per  tutta la catena di comando responsabile di aver cercato di occultare la verità", ha dichiarato al momento  Mrs Hurndall. Ha  ribadito  che il soldato accusato avrebbe dovuto affrontare l'accusa ben più grave di omicidio, perchè aveva usato un mirino con lo scopo di  uccidere suo figlio.
E' raro per un militare israliano essere accusato  di aver commesso un crimine per aver sparato a un civile nei territori occupati, anche se molti fra le migliaia di civili morti durante l'intifada sono stati uccisi in circostanze sospette.Solo 10 soldati sono stati indiziati e nessuno di loro rinviato a giudizio.
I militari israeliani hanno rivelato che il soldato accusato è un arabo membro di un'unità beduina e che era stato accusato di fumare cannabis durante il servizio.
Questo ha portato l'avvocato del militare ad accusare l'esercito di volerlo scaricare, e ha sollevato all'inteno della famiglia Hurndall il sospetto che le autorità intendessero concentrare l'attenzione su questo specifico attacco, invece di esaminare la "cultura dell'impunità" che circonda le uccisioni dei civili all'interno dei territori occupati.
"Speriamo che l'istruttoria contro il militare coinvolto nell'uccisione di Tom sia un messaggio a tutti i soldati nei territori occupati, per dire  che non possono commettere infrazioni dei diritti umani nelle forme di uccisioni, mutilazioni, umiliazioni, distruzione di case o punizioni collettive per un'intera comunità," ha detto Mrs Hurndall .
"Ma sono estremamente scettica pe il modo in cui l'esercito israeliano ha scelto di mettere in evidenza certi fatti in particolare rispetto a quel soldato - che era stato arrestato anche in precedenza per aver fumato cannabis e che è un arabo.
"Tutto questo è del tutto irrilevante ed è una deviazione rispetto alla cultura dell'impunità incoraggiata proprio dal vertice della catena di comando."
Traduzione di Anna Cotone

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