Ieri 2000 persone all'Aula Magna della Sapienza. Assemblea. Intervengono per primi i movimenti auto-organizzati (precari e studenti) che raccolgono applausi sul ritiro del ddl Moratti e sull'insufficienza di una semplice assemblea. Un laseriolo dal palco lancia 1) nessuna trattativa e ritiro immediato 2) corteo dentro o fuori la sapienza 3) andiamo TUTTI al min. pubb. ist.

Applausi. I papaveri e i parrucconi devono adeguarsi al clima e non frenano, l'assemblea esce, aperta da troppe teste bianche. Di fronte alla Sapienza c'e' il CNR, dentro c'e' De Maio, si dice: andiamoci.
La questura non vuole, interpella i giovani, ma guidano le teste bianche e per una volta gli autonomi non c'entrano. Il corteo esce, gira intorno alla sapienza e si ingrossa, fino a 3000 persone direi. Precari e studenti prendono finalmente la testa e portano tutti a bloccare il traffico al Verano. Il sindacato SNUR percepisce la forzatura, e cerca di spaccare il corteo risalendo verso l'universita'. Si ritrovano in 20, in tremila bloccano il traffico, e lo SNUR capisce la figuremmerda, e si ferma a meta' del guado, a digrignare.


Gli studenti di fisica, una falange di 200 ventenni incazzatissimi, vogliono andare in corteo a trastevere, senza aspettare l'incontro tra moratti e sindacati del pomeriggio. Li convinciamo che 7 km non se li fara' nessuno. Il blocco e' temporaneo, of course, si risale all'universita' per "ricominciare l'assemblea". Due palle, pensano tutti. Ma chi e' arrivato da Cosenza, da Catania o da Bari non ha altro da fare che andarci, e l'auma magna si riempie di nuovo.
In presidenza i sindacati. Non vogliono dichiarare il blocco della didattica in modo ufficiale, traccheggiano in una sequela di distinguo, l'assemblea unanime urla, fischia, "annatevene buffoni", si rischia la cacciata della presidenza, che alla fine cede e include tutti i punti espressi dall'assemblea in un documento che presenteranno alla Moratti. Lo SNUR fa schifo. Il sindacato fa schifo. Solo i precari rappresentano i precari. Questo pensano e dicono tutti. Tutti al sit-in.
500 persone non rispettano le consegne e bloccano il traffico a v.le trastevere. Di nuovo i precari, senza cammellaggi ma con le idee chiare. La falange fisica arringa con slogan e gag, quando si libera il megafono. In tram arriva paolo cento il deputato, tra una gasparri e l'altra.
Arrivano i sindacalisti che devono incontrare la moratti. Ma in piazza c'erano solo precari, e oggi e' la giornata dei precari: anche un precario deve salire a incontrare Letizia. Lo imponiamo, dopo trattativa lunga e piena di sotterfugi: mitico il segretario dell'ADI-CGIL che voleva entrare e dire di essere un precario, questa la sua mediazione tra sindacati e movimenti. Sale un precario, esce senza aver proferito parola, ma l'incontro era simbolico quindi sticazzi.
E' andata bene, ma ieri non bastera' come sappiamo tutti.


A Roma, incontro venerdi alla Casa dello Studente alle 19 per discutere tra precari del prossimo futuro.

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