A che serve l'universita' pubblica?

Per me rimane la Domanda Principale, nelmomento in cui mi oppongo al ddl
moratti. E continuo a chiedermelo, procedendo per frammenti.
Alla riunione nazionale dei ricercatori precari di Firenze parlavo del fatto
che "statale" e "pubblico" non coincidono piu'. Pubblico vuol dire qualcosa
di piu' in termini di democrazia.
Ad esempio, una ricerca statale che produce un brevetto e', nei fatti,
privata. La ricerca pubblica deve essere pubblicamente fruibile, e
l'universita' dovrebbe farsi carico di "proteggerla" da appropriazioni.
Questa funzione, se non viene svolta dalle universita' pubbliche, non la
svolge nessun altro. I vantaggi sono didattici (e' piu' facile trasmettere
saperi senza brevetti e copyright) e scientifici (v. sotto).
Ora se n'e' accorta anche l'OECD, che ha finanziato una ricerca pubblicata su
Science (rivista statale ma non pubblica, visto che l'accesso e' limitato).
La ricerca dimostra che se i risultati dei programmi di ricerca pubblici sono
diffusi liberamente, le cose "funzionano meglio":


http://www.nadironlus.org/modules.php?name=News&file=article&sid=696

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