C'è anche un articolo sul nw di indy: http://italy.indymedia.org/news/2004/09/613373.php , come al solito quasi inosservato vista la frenetica attività editoriale carateristica del nw, che dà libertà di parola a tutti, e diritto di ascolto a nessuno.
Ben più notevole l'articolo del Punto Informatico: http://punto-informatico.it/p.asp?i=49428
Oggi l'attività a babelteka è stata febbrile: ho tenuto sotto osservazione il counter delle opere disponibili e degli utenti registrati. Nell'arco di una giornata cominciata con una cinquantina di libri e una venitna di utenti, è balzato all'attuale valore (18:50) di 619 articoli e 177 utenti. Direi strabiliante.
Senza dubbio l'articolo di PI ha scosso la rete!
per quelli di voi che sono ancora in italia, iscrivetevi numerosi!!!
ciao
-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: [RK] E' nata Babelteka.org
Data: Wed, 01 Sep 2004 10:35:12 +0200
Da: rattus norvegicus <[EMAIL PROTECTED]>
Rispondi-A: [EMAIL PROTECTED],rattus norvegicus <[EMAIL PROTECTED]>
A: [EMAIL PROTECTED]
http://www.babelteka.org
«Mio padre era un uomo d'affari, e anch'io sono un uomo d'affari: vorrei che la mia filosofia fosse come un'affare, che facesse qualcosa, che sistemasse qualcosa».
Wittgenstein
Qualche riga per annunciare il lancio di BabelTeka.org.
Come avrete modo di vedere, BabelTeka è un sistema ideato per favorire il prestito e lo scambio di opere materiali (libri, video e musica) tra persone. Il funzionamento attuale privilegia gli utenti territorialmente vicini ma ci sono in cantiere delle possibilita' di evoluzione. Direi che Babelteka non e' perfetto, ma funziona egregiamente. Siamo tuttaiva in una fase ancora sperimentale.
Vedremo nel tempo che tipo di risposta ci sara' e i problemi che sorgeranno.
Ma penso che se anche, malauguratamente, riuscisse a stare in piedi soltanto qualche mese, BabelTeka costituisca comunque un segnale importante.
Lo si potrebbe considerare una prima risposta al decreto Urbani. Liberi di vederla come volete. Babelteka, comunque, si sforza di guardare piu' lontano.
Sono rimasto colpito dal processo che ha condotto alla sua realizzazione. Si tratta di un itinerario che si è sviluppato completamente all'interno della filosofia del software libero, in una logica reticolare. In questo spirito deve essere inteso anche il ruolo che, in modo indiretto ma significativo, vi ha svolto la comunità rikombinante. Credo che senza il dibattito che si è svolto in Rekombinant su database online come il Bookcrossing Meetup e senza lo stimolo rappresentato da TeleStreet, difficilmente si sarebbero trovate le connessioni necessarie per arrivare a BabelTeka.
A partire da quelle discussioni, qualcuno ha pensato di scovare il software DLP (Distributed Library Project) altri hanno cominciato ad esaminare le prime sperimentazioni di DLP in California, e infine si è pensato di costruirne una versione italiana e di lanciarla.
Naturalmente ci sono figure che hanno avuto un ruolo "chiave", senza le quali si sarebbe rimasti fermi a delle pie intenzioni.
Ma complessivamente l'attivazione "reticolare" ha funzionato. Tutti quelli hanno messo mano, in un modo o nell'altro, a questo lavoro, meritano dei ringraziamenti.
Il sito è attivo su http://www.babelteka.org
Facendo click su "Guida", in basso sul menu a sinistra, potrete vedere in qualche dettaglio il funzionamento generale dell'accrocco.
Abbiamo speso un po' di tempo a descrivere i meccanismi perché non sono del tutto intuitivi, anche se non presentano difficolta' particolari.
Il tutto "allude" a una prospettiva di ordine piu' generale. Dalle discussioni che si sono svolte in corso d'opera abbiamo iniziato a vedere che i database su web sono un percorso promettente.
Sono particolarmente interessanti, ad esempio, le iniziative del G.A.S. (Gruppi di Acquisto Solidale) che stanno cercando di costruire un software per organizzare ordinazioni alimentari direttamente al produttore (scavalcando pubblicita' e additivi chimici) o quelle del car sharing, un sistema di organizzazione online di sistemi di risparmio del carburante, attraverso una sorta di autostop telematico. Insomma, sta aprendo una discussione interessante sulle possibilita' di un'ingegneria sociale metropolitana, una sorta di urbanistica telematica, che riesce a muovere le persone sul territorio con modalita' alternative a quelle dominanti.
Sono idee che, dal punto di vista tecnico, non richiedono sforzi enormi. Soprattutto se lo sviluppo del software riesce a svolgersi secondo dei criteri di sufficiente flessibilita'. Non si dovrebbe dimenticare che se c'e' una cosa che i programmatori italiani sanno fare davvero sono proprio i DB. Gestirli da web non e' particolarmente difficile ne' costoso.
Piu' difficile e' costruire un modello culturale di riferimento, un sistema di proposte che riesca, sia sul piano dell'organizzazione del lavoro che su quello della costruzione di immaginario, a dare le coordinate per avviare un processo che, una volta lanciato, spesso si frattalizza in mille rivoli, che tuttavia tendono a confluire nell'alveo principale. Il problema e' che su queste cose si deve cercare di non essere avari: se si lavora con il software libero si deve saper ragionare in termini di liberta'.
L'idea che BabelTeka venga "clonata" ad esempio, non ci preoccupa minimamente, anzi. Sotto molti profili c'e' da augurarselo sinceramente. Noi stessi siamo un clone delle prime DLP. La storia evolutiva di strutture come LiveJournal spinge verso un cauto ottimismo.
Insomma, la nascita di Babelteka mi sembra un evento importante.
Quindi si, sono molto contento. :)
Abbracci Rattus
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