----censurate e aggiugente link e poi fate contento PWD editate ------------------

E' successo. Lo si prevedeva, lo si percepiva. Qualche caso denunciato nelle riviste di punta come Nature e Science suonava l'allarme. Di che cosa si tratta caro Zinc? Parlo del calo di accessi alle istituzioni formative USA da parte di studenti stranieri. Mentre fino a qualche tempo fa si dibatteva sui problemi causati dalle ristrezioni e dalle follie post 9/11 riguardo l'accesso di ricercatori stranieri in terra USA, ora esce un rapport ufficiale che prende in considerazione il piu' ampio settore della formazione. Il report e' stato rilasciato Martedi dall Council of Graduate Schools, e ne riporta i dati USAToday (Fewer foreigners enrolling in grad school- By Mary Beth Marklein). Dati brutali: le applicazioni calano del 28%, e tra quelle presentate un calo del 18% si registra per le ammissioni. L'inchiesta si basa sui dati di 128 universita'. La spiegazione immediata chiama in causa le strette formalita' richieste per ottenere una VISA. Ma qua la cloche suona strana. Perche' il calo e' cosi' vasto per studenti asiatici: Cinesi (-45%), Indiani (-28%) e Coreani (-14%)? Le cui ammissioni sono diminuite del 34%,19% e 12% rispettivamente. Ma non doveva essere il mondo Arabo, il fondementalismo Islamico, il sorvegliato speciale? Strano. La realta' chiama in causa paesi in crescita, che iniziano a sviluppare tecnologia e ricerca in loco. Il calo nel settore dell'ingegneria infatti e' del 36%. Sono forse questi paesi allergici all'american dream. Non in assoluto, ma forse non esiste piu' american dream. Chissa. Sicuramente il calo inizia a preoccupare. Un calo siffatto , significa che gli studenti sono andati altrove, magari restati in patria, e iniziato dunque un percorso formativo alternativo. Questo causera' una emoraggia nel tempo. E come denuncia Stephen Dunnett, vice provost della University at Buffalo "we lose the opportunity to influence a new generation of foreign leaders".

zinc

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