vabbe' io la metto su nonostante lo scarso feedback

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pwd9148 ha scritto:
Propongo una news "bifesca" a partire da http://www.wired.com/news/business/0,1367,64955,00.html?tw=wn_tophead_5

che ne pensate? Arricchite e modificate as you like, ovviamente.

a

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Guerra e crisi nella New Economy

Secondo le ultime statistiche, l'occupazione nel settore dell'information
technology degli Stati Uniti rimane in crisi: dal marzo 2001 a oggi, sono
400mila i posti di lavoro persi nelle industrie del comparto. Lo dice un <a
href="http://www.washtech.org/reports/AmericasHighTechBust/AmericasHighTechBust.pdf";>rapporto</a>


della <a href="http://www.washtech.org/";>WashTech</a> (Washington Alliance of
Technology Workers), un sindacato di lavoratori delle tecnologie
dell'informazione, realizzato in collaborazione con l'Universita' dell'Illinois
di Chicago.


<p> In termini percentuali, questi numeri corrispondono ad una
perdita di posti di lavoro del 19%, con forti variazioni tra una regione e
l'altra: la piu' colpita e' San Francisco, infatti, che ha perso in questi tre
anni ben la meta' dei posti di lavoro nell'information technology. Seattle, che
ha perso "solo" il 10% dei posti di lavoro, e' la meno colpita, secondo lo
studio.


<p> Colpisce che la perdita dei posti di lavoro sia continuata anche dopo la
fine della recessione: la meta' dei 400mila posti sono andati perduti dopo
novembre 2001, data "ufficiale" della fine della recessione. Secondo gli autori
dello studio, le cause sono la delocalizzazione della forza lavoro verso paesi
in cui la manodopera qualificata costa meno (India, Cina e altri paesi asiatici,
soprattutto) e il clima di generale incertezza sul futuro dell'economia
globale.


<p> Il rilancio della New Economy, d'altronde, e' visto da alcuni come una delle
ragioni della politica economica americana che, attraverso gli investimenti nel
settore militare, potrebbe <a
href="http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/501_4_4.html";>rilanciare</a>
l'intera economia ad alta tecnologia. Una parte importante dell'economia
della Silicon Valley e degli altri distretti scientifici e tecnologici, infatti,
si e' basata su un <a
href="http://web.mit.edu/esd.83/www/notebook/The%20Cold%20War%20and%20American%20Science.doc";>rapporto


privilegiato</a> con il settore militare, iniziato durante la Guerra Fredda e
che dura <a href="http://www.e-laser.org/htm/news.asp?idNews=376";>ancor
oggi</a>.


<p> Secondo altri, invece, proprio la lobby militarista starebbe <a
href="http://www.globalproject.info/art-118.html";>affondando</a> il clima di
liberta' e creativita' in cui la New Economy ha prosperato negli Stati Uniti
negli anni 90, e propongono un'<a
href="http://www.quintostato.it/archives/000179.html#000179";>alleanza</a> tra
gli attori della nuova economia e i movimenti anti-Bush. Proprio la
globalizzazione della New Economy imporrebbe agli USA di <a
href="http://www.globalproject.info/art-697.html";>estendere il proprio
controllo</a> alle cosiddette "periferie dell'Impero", prima che esse prendano a
controllarsi da sole.



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