Carissimi/e, chiedo scusa per usare la lista per un fatto decisamente off-topic. Ma si tratta di un caso urgente: cliccate delete se non vi interessano i casi umani :)
Una carissima amica brasiliana, pastora metodista e coraggiosissima militante per la causa degli indios, per la lotta in difesa dei ragazzi e ragazze di strada brasiliani e per l'MST, vive una tragedia: da mesi non può incontrare i suoi bimbi, che le sono stati sottratti con l'inganno dall'ex marito, che é paraguaio. Mentre lei era al lavoro a Sao Bernardo do Campo (SP), lui ha rubato la macchina di lei, è andato a prendere i bambini ed è scappato con loro in Paraguay, dove, nonostante l'atto illegale gravissimo che ha commesso (e la condanna del tribunale tanto in brasile quanto in paraguay), gode della protezione della polizia, nei vertici della quale ha parenti. Da mesi tiene i bimbi nascosti in Paraguay, cambiando casa spesso (ma la polizia sa dov'è e non fa nulla) e impedendo loro di telefonare alla mamma e di andare a scuola. Ricatta l'ex moglie dicendo che rivedrà i suoi figli solo se accetta di abbandonare il Brasile e il suo lavoro di pastora, senza condizioni, e va a vivere con lui in Paraguay rinunciando alla separazione (il divorzio era stato fatto solo in Brasile). Dopo infiniti tentativi di risolvere il caso, Genilma (è il nome della mamma dei bimbi) ha deciso di rendere tutto pubblico, sperando che una pressione diplomatica o mediatica sul governo paraguaio aiuti a mettere fuori gioco i poliziotti corrotti. Cerchiamo l'appoggio di giornalisti, militanti e chiunque possa aiutare a divulgare il caso in Italia o fuori. Oltre ciò, tutti possono aiutare, firmando l'appello per il ritorno a casa dei bambini e inviando mail e fax agli organi competenti. Chiunque voglia aiutare o conoscere piu' dettagli della storia (e gli indirizzi mail e fax) può guardare sul site che Genilma ha fatto (è in portoghese): http://geocities.yahoo.com.br/guillermoearturo/ Credo che sarebbe un'ottima mossa, per chi vuole partecipare, raccogliere firme in Italia e spedirle, olte che agli indirizzi nel sito, all'ambasciata del Brasile e del Paraguay in Italia: sarebbe una forma di pressione diplomatica che può accelerare molto l'impasse (i giudici, tanto in Brasile che in Paraguay, hanno già riconosciuto il comportamento illegale del papà dei bambini. Il problema è che non c'è un accordo internazionale fra i due paesi su cose di rapimento, e manca una pressione dall'alto che giunga sulla polizia paraguaya per impedirne l'omertà). Chi volesse contatti diretti con Genilma (per interviste o altro) o avesse bisogno di piu' dettagli, può scrivermi in qualunque momento e io farò da intermediario. Grazie mille! un abbraccio dal Brasile Yurij Castelfranchi --- [Quipo ISP - Questa E-mail e' stata controllata dal programma Declude Virus] [Quipo ISP - This E-mail was scanned for viruses by Declude Virus] -- www.e-laser.org [EMAIL PROTECTED]