Il Cyborg di Plastica di ZincFinger

Cosa e' il cyborg? Facile la definizione: struttura vivente che incorpora strutture materiali non viventi. La definizione si complica cercando di capire il ruolo attivo o passivo di tali strutture. L'oro delle capsule dei denti, le stampelle, le placche di metallo per riparare le ossa sono esempi abbastanza familiari. Certo queste protesi non hanno il potere di fascinazione che ad esempio ha un chip innestato sotto pelle che rilascia impulsi elettrici captati dal nostro sistema nervoso. Si direbbe, cambia l'effetto sul nostro stato cosciente. Una capsula dei denti sembrerebbe una perturbazione leggera, ma quando si ha a che fare con il mal di denti, l'alterazione della nostra coscienza del dolore e' cosa grata e ben importante. Stessa cosa vale per una mutilazione. Poter passeggiare anche con una gamba ballerrina permette di conquistare la tridimensionalita' dello spazio in modo attivo. Non e' un caso che il sogno della biologia e chirurgia e' quella della riparazione dei nervi primari. Questo sogno/angoscia e' sottilmente presentato in alcuni capolavori della science/fiction. Pensate StrangesDays o a Xmen 2. Il cyborg potrebbe essere definito quindi come il sogno della normalita' perduta. Eppure qualcuno sottolinea che il macchineo potrebbe portarci oltre l'umana normalita'. Questo e' il topoi di altre riflessioni cyborg che vedono nella creazione di strutture macchinee innestate nel corpo un surplus. E' il sogno del supereroe. Wolverin si ritrova una struttura ossea ricorperta di adamantio che lo rende potente e dotato di armi micidiali. Neo e compagnia innestano delle connessioni neuronali che permettono il trasporto virtuale dentro la Matrice. Potenzialita' mentali e fisiche racchiudono due sogni: immortalita'/potenza/espansione e riparazione modulare. Ora mentre il sogno immortalita' lo lasciamo alla religione, il concetto di espansione psichica alla psicologia quello di riparazione modulare merita attenzione. Se non altro perche' tanta ricerca viene sviluppata negli ultimi anni e il controllo dei nuovi materiali sta aprendo nuove frontiere.
C'e' un bell'articolo su Science (VOL 305,pg 1923): Smart Biomaterials che racconta alcune ricerche interessanti nel campo dei biomateriali. Ad esempio e' stato messo a punto un meteriale che permette la differenziazione guidata delle cellula neuronali. Sfruttando un segmento attivo di una proteina si e' creato un polimerello di aminoacidi che contiene tale sequenza. Le proprieta' fisico-chimiche del polimerello permettono la realizzazioni di fibre in soluzione acquosa. Se nella matrice di tali fibbre vengono inserite delle cellule neuronali progenitrici queste si differenziano creando dei neuroni. Senza che la crescita di questi sia impedita dalla competitiva differenziazione in altri tipi cellulari. L'idea di creare tessuti biologici per chirurgia riparativa ha attirato l'attenzione di molti laboratori che si occuppano di soft matter (polimeri, peptidi, proteine etc). Si sta realizzando ad esempio una libreria che cataloga le proprieta' di una quantita' enorme di polimeri nell'interazione con cellule embrionali umane. La possibilita' di controllare la differenziazione dall'esterno, cioe' con materiali di supporto, permette un piu' precisa ed efficace processo di differenziazione. L'attenzione verso i polimeri ha aperto anche la strada a tecnologie di rilascio di medicinali in modo controllato, strutture che si smontano piano piano nel tempo e rilasciano sostanze attive nel corpo. Per non parlare delle proprieta' termodinamiche di alcuni gel. Questi possono essere plasmati in certe condizioni (esempio temperatura). La forma ingegneristicamente preparata puo' essere ritrovata dal materiale una volta che le condizioni termodinamiche fissate vengano ristabilite. Questo crea un vantaggio ad esempio nell'impiantazione di protesi che riassumerebbero a temperatura corporea una forma ben definita.
Sembra dunque che il corpo stia volando verso infinite e accellerate manipolazioni. La domanda e' se la nostra testa sia pronta a questi viaggi?
Per ora, gli psicologhi trovano lavoro nelle cliniche di chirurgia estetica. Tette, labbra, piselli, zigomi, vagine, rotoletti e chiappe sono il nostro cyberg quotidiano. Questa la generazione e' del collagene. Aspettando la generazione del Metallo Urlante (vedi Evangelisti), o dei nuovi polimerelli, accontentiamoci dei segni della sensualita' di Barbie.



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