Una analisi più dettagliata del genoma umano ha rivelato che probabilmente i geni sono sotto i 25000. Dopo aver annunciato, con qualche fretta sospetta, la fine della corsa alla mappatura del genoma, i ricercatori dell'INTERNATIONAL HUMAN GENOME SEQUENCING CONSORTIUM hanno pubblicato quella che forse è la mappa definitiva. Dai loro dati si apprende anche che la sequenza prodotta dalla "mitragliatrice genomica" di Craig Venter è sostanzialmente viziata da errori di progettazione che lo portano a non differenziare alcune parti ripetute del genoma, quando uguali almeno per il 97% e più lunghe di 15000 basi. Vista l'alta ripetitività del genoma umano, ciò porta a concludere che il metodo di venter non sia proprio il migliore, anzi: riduce la lunghezza totale del genoma, e fa perdere dei geni contenuti nelle regioni ripetute.
Ma il dato più sorprendente è il basso numero di geni: 25000, rispetto ai 100000 che si pensavano fino a un paio di anni fa. Non sono dunque solo i geni presi singolarmente a rendere umano l'homo sapiens. E' questione di interazione, di regolazione reciproca, con probabilmente pochi "super-geni" che controllano lo sviluppo ad alto livello e tanti altri che limano i dettagli.
Se ne parla su nature questa settimana, ed è uscita anche una news sul new scientist.
ciaooo
m



-- www.e-laser.org [EMAIL PROTECTED]

Rispondere a