Mi dispiace ma se con le vostre news voi andate tutti "global", io
vado "local" ;-) ma se leggete la mia news vi renderete conto che
non succedera` per molto tempo ancora...  :-(

bax.s.

Vendi palazzi e compra premi Nobel: la ricetta di
Manchester per un’ università di successo.

Di Laser Manchester ‘00

L’arrivo della regina Elisabetta a Manchester ha coinciso con
l’inaugurazione della nuova università di Manchester che unirà a
partire da questo mese due università in una. Si tratta infatti
dell’unione della università di Manchester di tradizione Vittoriana
e del politecnico di Manchester: l’istituto di scienza e technologia
(o UMIST, University of Manchester Institute of Science and
Technology). L’unione farà dell’Università di Manchester il più
grande complesso universitario del Regno Unito con un campus
di circa 36.000 studenti. In molti sospettano che dietro l’unione
ci sia una scottante verità. Negli ultimi tempi con la crisi di molte
discipline scientifiche, i numeri degli iscritti alla UMIST stavano
calando a vista d’occhio, rendendo imminente la crisi economica
dell’istituto. C’è persino chi vocifera che dietro l’unione si celi
una vera e propria acquisizione del politecnico da parte
dell’università. In occasione dell’inaugurazione, il nuovo
presidente Alan Gilbert (già rettore dell’università di Melbourne
in Australia) ha sostituito i due rettori dimissionari delle due
università. Gilbert ha già pensato alla strategia che porterà
l’Università all’inevitabile successo facendone una tra le prime
25 università del mondo per prestigio e popolarità.

Il nuovo presidente è certamente sconosciuto ai più, ma non
certo agli studenti e ai professori di Melbourne che hanno
espresso una gioia immensa quando Gilbert e' partito per
Manchester. Quando nel 1996 l’ex-rettore fu nominato
dall’Università australiana, si rese famoso per aver costituito e in
seguito sviluppato la Melbourne University Private Limited
(MUPL) ovvero una università privata che lavorava in
collaborazione con quella pubblica al fine di commercializzare i
suoi ‘prodotti’ di successo. L’impresa di Gilbert non solo fu
realizzata aggirando la legislazione australiana che impedisce agli
istituti accademici di trarre profitto dalle loro attività educative,
ma fu anche un mezzo disastro al punto che l’Università fu
costretta a chiedere un prestito di circa 150 milioni di dollari per
salvare la MUPL
( http://en.wikipedia.org/wiki/Alan_Gilbert).

Il nuovo rettore tuttavia non ha alcuna intenzione di ripetere
l’esperimento australiano a Manchester. Ne ha in mente uno
tutto nuovo! Manchester ha una prestigiosa tradizione e vanta
circa 22 vincitori di premi Nobel nel ventesimo secolo. Tuttavia
negli ultimi 50 anni, nessuno dei premi Nobel assegnati è arrivato
nella città culla della rivoluzione industriale. Ecco quindi l’idea:
arruoliamo i vincitori di premi Nobel e facciamoli venire a
Manchester. Presto molti degli edifici della UMIST che stanno
proprio a ridosso del centro città verranno venduti al miglior
offerente e Gilbert spera di ricavare dalla vendita non meno di
50 milioni di sterline. Aggiunti a fondi privati e pubblici, Gilbert
dovrebbe avere a disposizione circa 400 milioni di sterline da
investire in nuovi laboratori e personale. Comprare un po’ di
premi Nobel con tutti quei soldi non potrebbe accrescere il
prestigio della nuova università. Ha detto Gibert che tre dei
premi Nobel arrivaranno a Manchester prima del 2007 e due
negli anni successivi.
(http://www.guardian.co.uk/uk_news/story/0,,1332991,00.html).


A Manchester comunque gli scienziati non hanno perso tempo e
si sono subito adeguati alla nuova realtà di fare scoperte che
garantiscono il Nobel per diventare la nuova Princeton del
Regno Unito. Secondo il giornale locale il Manchester Evening
News, proprio in occasione della visita della regina, è stato
realizzato all’Università di Manchester il materiale più sottile al
mondo, “spesso quanto un atomo, ma resistentissimo”. Una
volta messo sul mercato potra essere utilizzato per produrre lo
chassì di nuove macchine, giubbotti antiproiettile, telefonini e
computers. Si vede proprio che l’unione ha generato piacevoli
novità, incluso il fatto che alla nuova Università di Manchester le
scoperte scientifiche non capitano ogni tanto come succede nel
resto del mondo, ma si fanno solo per eventi importanti (visite
della regina incluse)
(http://www.teacherxpress.com/f.php?gid=02&id=44).

--
www.e-laser.org
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