Comunicato stampa, 12 Marzo 2005


La ricerca scientifica e il colore dei soldi

Sempre pià spesso i finanziamenti arrivano solo in vista di un ritorno economico immediato. Ecco il problema strategico al centro del nuovo incontro di Caffà Scienza

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*Firenze* â A che cosa serve la ricerca scientifica? Eâ giusto investire in ricerche apparentemente astruse e lontane dalla realtà di tutti i giorni? Ecco i temi, solo in apparenza banali e scontati, del dibattito in calendario giovedà 17 marzo, ore 21, al Caffà BZF di via Panicale 61R (info: http://www.caffescienza.it <http://www.caffescienza.it/> - [EMAIL PROTECTED] <mailto:[EMAIL PROTECTED]> tel. 055 4796344).

Eâ il terzo appuntamento del ciclo Caffà Scienza programmato tra gli appuntamenti della XV Settimana della Cultura Scientifica. Protagonisti: *Paolo La Penna* (European Gravitational Observatory di Pisa), *Giulio Peruzzi* (Storia della Fisica, Università di Padova) e *Guido Calamai* (direttore di I2T3, lâiniziativa di Camera di Commercio e Cassa di Risparmio di Firenze per lâinnovazione industriale e trasferimento tecnologico). Modera *Stefano Ruffo* (Università di Firenze).

Il dibattito punta a mettere a fuoco le difficoltà economiche in cui vive il mondo della ricerca, soprattutto in Italia. La storia della scienza offre numerosi esempi sulla capacità della maggior parte delle ricerche, anche delle pià astratte, di tradursi in applicazioni concrete. Oggi, malgrado ciÃ, sempre pià spesso la ricerca riceve finanziamenti solo se dimostra di avere immediate potenzialità applicative. Un atteggiamento che puà portare alla morte della scienza.


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