sterpone fabio ha scritto:
questa rete e' il massimo del relativismo, culturale e anche progettuale.
in realta' e' solo la velocita' che fa sembrare tutto inutile e
consumato in poco tempo, e quindi
tutto va messo in discussione, criticato, abbandonato e poi riscoperto.
"...quando l'umanità si avvicina a una nuova scoperta scientifica non
può fare a meno di realizzarla. non si pone il problema del suo
utilizzo, dell'etica sottostante una nuova tecnologia: la inventa, la
produce, la diffonde..."
Siamo dei consumatori insaziabili di emozioni, il zapping televisivo e
interanuta ha definitivamente
alterato la nostra umanita intellettiva: cioe' non capiamo piu un cazzo,
per il semplice fatto che una cosa capita ieri, domani sembrera'
inutile, vecchia, o per lo meno non ci dara' piu' la sensazione di
pienezza della scoperte.
un processo che a me ricorda più la digestione (il consumo, il
riutilizzo, l'evacuazione) che altro. a me manca parecchio la pienezza
della progettualità. quella collettiva, lunga e laboriosa, piena di
intelligenze disparate che contribuiscono a un percorso.
Fra due mesi sembrera di nuovo una genialata.
tipo i podcast. il freaknet li faceva quando ancora non sapevano di
chiamarsi così:
http://www.lamentazioni.org/2006/uno_in_particolare/podcastami-le-palle/
Per chi ama fare politica nel movimento:
amore è una parola grossa.
quante volte sentite dire: Non
ci sono parole d'ordine nuove. E perch' quelle di 4 anni fa che fine
hanno fatto?
Davvero cio' che stava dietro genova non vale piu'? o solo ci siamo
stancati di pensarlo?
a me sembra che inventare parole d'ordine sia diventato più importante
della produzione di un'alternativa, sia essa vista sotto il suo aspetto
più immediatamente culturale o nelle istanze economiche e sociali. cioè
a me i bei colori piacciono, però a volte mi manca la terra sotto i
piedi e scritte come "né eroina né polizia". però forse sono vecchio dentro.
hektisch
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