[EMAIL PROTECTED] wrote:
riduzionismo cosa? Oppure per te e' equivalente mangiare una torta e mangiare uno dopo l'altro un uovo, del cacao, della farina e dello zucchero. Certo tutti gli ingredienti sono necessari, ma poi succede qualcosa in piu' (e' un esempio, stupido e semplice, ma e' un esempio). E per sapere com'e' fatta la torta devo sapere quali sono gli ingredienti. ma tu diresti mai: la torta e' esattamente equivalente a un uovo, al cacao, alla farina e allo zucchero? Ecco, se tu lo dici, e' il c.d. riduzionismo ontologico (che considero in generale poco corretto). Mentre voler conoscere la torta a partire dai suoi ingredienti è ovvio, giusto e salutare riduzionismo metodologico. C'e' una differenza? si. Questa differenza influisce sulla ricerca scientifica? non lo so. Pero', se con la torta vuoi fare un esperimento di neuroscienze (e brain-imaging sulla percezione gastronomica), allora non puoi usare gli ingredienti separati, ma devi per forza usare la torta. Se quindi vogliamo dire che le neuroscienze non sono scientifiche in quanto non possono usare un uovo e la farina invece della torta.... (e un esempio creato ora, nessuna pretesa di correttezza: ma forse rende l'idea).
mi butto nel dibattito: riduzionismo è dire quest è una torta. mentre come sappiamo per me può essere un dolce e per te può essere una cosa che ricorda la tua nonna. Riduzionismo è dire che effetto farà l'effetto serra, e stare anni a pensare quale sarà e se sarà quantificabile l'effetto, mentre continuiamo a produrre i nostri beati ga serra. Costume da bagno o cappotto triplo? Il punto nonè questo: il punto è che ci sono evidenze che stiamo alterando il clima. Quali dati riduzionistici? Gli unici che finora hanno dato risultati concreti sono quelli fenologici, ovvero i dati che registrano quando, nel caledario, avvengono alcuni processi biologici stagionali. Non sono dati veeeeramente riducibili a numeri e statistiche, ma chiunque si trovi a registrarli fa balzi sulla sedia.
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