Alle 12:18, giovedì 14 novembre 2002, giamgax ha scritto:

Non mi stupisce tutto questo, siamo in Italia, non in Germania, Francia, 
Svezia ecc. ecc. dove la civiltà non è un optional....

> da Kataweb:
>
> Open Source, segnali contrastanti dalla PA
>
> Roma, 13:22
>
> Mentre Microsoft corre ai ripari contro l’Open Source e Linux è sempre più
> presente nei desktop di tutto il mondo una recente circolare del Ministero
> dell’Interno prevede esplicitamente il solo utilizzo di piattaforme
> proprietarie.
>
> Si legge infatti nel documento:
> (...)a garanzia della sicurezza interna del comune, deve prevedere le
> seguenti risorse: un PC con un sistema operativo Microsoft Windows 2000
> professional o Windows XP professional, processore Pentium 3 e 256 MB di
> Ram; un accesso ad Internet ed un browser che supporti Java script." (...)
>
> In questo modo sembra esclusa qualsiasi apertura, almeno per il momento, a
> sistemi operativi Open Source e proprio nei giorni in cui è stata istituita
> la Commissione che dovrebbe valutare l'utilizzo del 'codice aperto' nella
> Pubblica Amministrazione. Non è pensabile comunque che Microsoft abbia
> imposto il suo dazio alla nostra Amministrazione Pubblica. Molto
> probabilmente il supporto offerto da una grossa corporation è ancora un
> valore aggiunto indispensabile.
>
>
> no comment.
> ______________________________________________________________________
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