tanto alto, che molti gli manderanno soldi.

On 29/07/24 11:35, Antonio wrote:
l'Università di Milano-Bicocca ha avuto l'idea di ricavare un benchmark
dalle prove INVALSI per valutare come se la cavano i language model con
italiano.

Quando sento parlare di benchmark mi vengono in mente le parole di Erich Fromm:
"Per intelligenza intendo la capacità di servirsi dei concetti, ma senza penetrare oltre 
la superficie dei fenomeni fino all'essenza della cose. L'intelligenza preferisce manipolare 
la realtà anziché comprenderla. La capacità di comprendere è l'opposto dell'intelligenza 
manipolatrice. La prima presuppone sempre un rapporto con l'oggetto delle nostre riflessioni. 
Se non c'è rapporto, possiamo soltanto manipolare la realtà. Possiamo *pesarla, misurarla e 
calcolarla", e confrontare i diversi fattori tra di loro ma un pensiero meramente 
intellettuale, superficiale, non andando mai dentro le cose, non potrà capirle e 
modificarle."

Lo diceva settanta anni fa e si riferiva ovviamente all'intelligenza umana, ma il 
ragionamento è valido perfettamente anche oggi. C'è tanta (presunta) intelligenza ma è 
solo manipolazione, pesi, misure, calcoli. Nei pochissimi casi in cui si fa a fondo ed 
entra, quindi, in gioco, la "reason", non c'è nulla.

C'entra poco con l'oggetto ma un paio di giorni fa Trump ha tenuto un discorso ad una conferenza sui Bitcoin. 
Pare che qualcuno l'abbiamo convinto che per il bene dell'America (guidata da lui ovviamente), gli USA devono 
diventare la "capitale mondiale" del Bitcoin. Davanti alla platea, tra le tante 
"...esserie" che ha detto, una mi ha colpito. "Sono qui davanti a gente dal QI altissimo, i 
moderni Edison, i fratelli Wright, i Carnegie e gli Henry Ford, io sto correndo contro un individuo con un QI 
basso, lei, non sto nemmeno parlando di lui, lei"

A.

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