[EMAIL PROTECTED] ha scritto:
Nel sito di workingwithrails mi sembra che ci siano solo testi predefiniti.
Se facciamo così, basta localizzare i testi... ma non mi sembra che vogliamo fare così. Né mi sembra il modo migliore per venire incontro alle esigenze dell'utente. Né mi sembra aiutare a contenere il carico di lavoro degli organizzatori.
E quale è il problema, c'è Unicode per questo, ed il browser dell'utente.

In questo caso il problema è Django:

http://groups-beta.google.com/group/django-developers/browse_thread/thread/6fb211248ccb6f06

Niente Unicode per ora, solo UTF-8
Vada per l'UTF-8... non vedo che problema ci sia. Ma non lo vedo perché non utilizzo Django, per cui non sprecatevi in inutili spiegazioni tecniche :-)
Esatto, a me sta bene l'essere italiani con tutto quello che ne
consegue ma è stupido il campanilismo per il riempimento di un profilo
che potrebbe anche aiutarci a farci conoscere all'estero
Allora TU scriverai il TUO profilo in inglese... esattamente quello che dico io.
Non è campanilismo, è efficienza. Ogni utente sceglie cosa è meglio per lui.
O in inglese o in italiano. Io non mi metto di certo a riscrivere le
stesse cose in due lingue.
Allora TU sceglierai o inglese o italiano, e un altro utente potrà scegliere di inserire tutt'e due.
Perché uno della romania che è appena entrata in europa e che vuole
scrivere in inglese per farsi conoscere dovrebbe scrivere anche in
rumeno se non vuole?
Ma chi lo obbliga?! Io dico di dargliene la possibilità.
> possibilmente creare le strings di traduzione contemporaneamente o
> appena prima rispetto alla loro pubblicazione... semplicemente perché se
> un'azienda italiana vuole contattare un pythonista italiano ci parlerà > in italiano, e questo sito nasce dai pythonisti italiani (su questo
> punto offro volentieri anche la mia disponibilità , magari datemi una
> dritta su come muovermi e cosa tradurre... se poi ho tempo localizzo
> anche in francese)

Non ho ben capito questo punto. Se un'azienda vede scritto "milano"
"django" "email" può farcela a cliccare su email e mandare una mail in
Italiano (o in Senegalese o in Mandarino se vuole) al Pythonista
Un'azienda può non sapere minimamente cosa significa "django", ma non è questo il punto. Il punto è che se IO mi faccio il mazzo di tradurre e di rendere il sito più "vicino" alle esigenze italiane, a te non dà fastidio e ad altri può far piacere.

Io direi che se il sito va localizzato (cosa che io per inciso
eviterei di fare, ma se si fa mi sta bene) si specifica a chiare
lettere (tanto a parte per gli Italiani per gli altri sarà ovvio dato
che avremo solo 2 versioni del sito) che se si vuole più visibilità la
lingua è l'inglese. Se poi uno scrive in Swahili sono affari suoi
Se uno vuole più visibilità scriverà in Swahili E in inglese. E magari pure in francese, se lo parla e gli va.
La nazione è in inglese ma se volete localizzare dovete tradurre anche
quella.
No. Io proponevo di avere il nome di ogni nazione in inglese e nella lingua di quella nazione. Ma siccome "la lingua di quella nazione" è un concetto effettivamente imprecisato, mi rimangio tutto. Un italiano che vede un indirizzo italiano lo prende e lo copia. Un francese che vede un indirizzo italiano ha bisogno di vedere "Italy" davanti (perché sull'eventuale posta scriverà "Italy", e non "Italie"). Gmaps accetta "Italy". Quindi a meno di soluzioni geniali (o di utilizzare un database dei nomi di tutte le nazioni in tutte le lingue),il nome delle nazioni non c'è bisogno di tradurlo.

P.S: * ovviamente sarebbe ganzo, ma non mi sento di dire quanto
> complichi le cose, che l'utente potesse aggiungere profili in tutte le
> lingue che desidera

Le dovrebbe anche conoscere e a quanto pare è un problema dare per
scontato l'inglese, figurati lingue a caso. Senza offesa per nessuno
_POTESSE_!
Figurati se decido io che tutti gli utenti devono scrivere il profilo in italiano!
Dico solo di dare loro la possibilità.
> ovvero devo poterli trovare nella stessa mappa, nella stessa lista di
> "quelli che usano il software libero", di "quelli che danno
> consulenza"... poi ovviamente devono essere distinguibili (magari nella
> mappa con delle belle iconine) e avere alcuni campi diversi (l'azienda
> non avrà il campo "disponibile per assunzione" :-)
Quella mappa diventerà un campo minato dopo che hai scoperto tutte le
caselle. Sarà piena di pallini. Le aziende secondo me non ci devono
essere.
OK, niente iconina, ma non vedo perché il problema del sovraffollamento dovrebbe derivare dalle aziende... quante sono le aziende italiane che "ufficialmente" scrivono python, diecimila? Certamente non più degli utenti python in generale. Certo, dato un qualsiasi filtro che vogliamo creare ("utilizza software libero", "è neozelandese", "è un azienda"), sarebbe ganzo poter creare la mappa apposita. Ma è davvero solo un gadget, e non sono in grado di pronunciarmi dal punto di vista tecnico.

Introduzione brevissima: sono Pietro, salve, è la prima volta che scrivo
(e in generale con il python sono proprio agli inizi) ma seguo sempre le
vostre diatribe (è divertente!).
Eh eh partecipa alle diatribe, cosi magari abbiamo altri spunti :-)
Io l'ho fatto, ma ho un po' l'impressione (polemicuzza minima minima) che il fatto che abbiate avuto una bellissima idea (pythonisti) spinge alcuni di voi essere un pochettino dittatori, decidendo cosa l'utente finale desidera e come il tutto si evolverà. Inoltre, un po' perché sono in periodo di esami fitti fitti, un po' perché quello che penso l'ho già scritto chiaramente, (e un po' per non scatenare un flame :-), per qualche giorno sarò assente.

CIAO

Pietro
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