Lawrence Oluyede wrote:
On Mon, Mar 2, 2009 at 11:42 AM, Matteo Bertini <mat...@naufraghi.net> wrote:
Ciao a tutti! Stamani ho un paio di dubbi random:

1) E' possibile usare functools.partial con funzioni come time.strptime?
Un trucco e` invertire i parametri:

In [9]: functools.partial(lambda f, s: time.strptime(s, f), "%d")("3")
Out[9]: (1900, 1, 3, 0, 0, 0, 2, 3, -1)

Come vedi, ho creato una lambda che prende i parametri invertiti per
passarli nel modo giusto a time.strptime.
Non e` di certo il modo migliore :-D
eheh, infatti sto usando:

parse_time = lambda x: time.strptime(x, "%m/%d/%Y %H:%M")

però il fatto che il kwarg non vada bene mi suona strano.
Per analogia:
le liste non hanno chiamate nop
[].extend([]) e` una nop
E' vero... anche se è una nop per definizione, indipendentemente dallo stato della lista.
il set è un po' una via di mezzo...
Il set() e` un insieme, che supporta operazioni insiemistiche.
L'aggiunta di un elemento esistente non altera lo stato
del set. Se proprio ci tieni puoi controllare len(s) prima e dopo
l'inserimento, per vedere se la sua dimensione e` cambiata.
Oppure usare l'in come hai fatto tu per sapere se c'e` o meno.
Ci sono casi in cui un return con un senso evita di fare 2 volte la stessa domanda ad una struttura dati.

Ammetto che il senso del return può essere difficile da trovare per oggetti complessi, ma per oggetti semplici forse esiste una unica risposta sensata.

Nel caso del set la mia domanda era:
non è il cambio di stato l'unica risposta sensata che può dare set.add?

Ciao,
Matteo
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