concordo pienamente per diventare dei buoni programmatori(non per forza pythoniani) ci vogliono anni e anni di duro lavoro scrivere codice, leggere codice, correggere bugs, fare porting di applicazioni da altri linguaggi esperienza e un po tutto quello che va contro un pezzo di carta con un "certified" scritto sopra.
salvatore Il giorno 23 marzo 2009 16.16, enrico franchi <enrico.fran...@gmail.com> ha scritto: > 2009/3/23 Giorgio Zoppi <giorgio.zo...@ericsson.com>: > > > Ma se fosse fatta in maniera indipendente, da una organizzazione > > indipendente, > > un po come un esame all'uni. Un esame su Python...? > > 1. gia' ci si rende conto che gli esami dell'uni sono un po' una farsa > in troppi casi. Inoltre li hai un voto. Su una certificazione hai un > booleano (certo, si potrebbe anche dare un voto). > > 2. ma cosa vuole dire essere "certificato python"? > > Uno conosce sintassi e semantica. Ok. Che livello di pythonicita' > vogliamo richiedere nel codice che scrive? > > Che librerie deve conoscere? Cosa vuole dire conoscere? sapere a > memoria delle API? > > Pensa alle certificazioni "base" Java e a quanto poco significano. > > Per autovalutarsi e mettersi in gioco bastano i quiz. > > Io poi sono contrario a tutte ste cose pseudo-formali per darsi una > patina di enterprise... > > > > -- > -enrico > _______________________________________________ > Python mailing list > Python@lists.python.it > http://lists.python.it/mailman/listinfo/python >
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