> Il giorno 07 lug 2018, alle ore 16:54, Gollum1 <gollum1.smeag...@gmail.com> 
> ha scritto:
> 
> personalmente, a livello introduttivo, ti consiglio il libro (anche in 
> formato digitale) del nostro Marco Beri, lo puoi acquistare da Hoepli. ti 
> consiglio di prendere quello che parla di python 3.x, in quanto, visto che 
> stai cominciando da zero, ti conviene non considerare la versione 2.7, ancora 
> largamente usata, ma destinata alla dismissione. 
> 
Il libro è certamente un buon consiglio, ma io prima ti consiglierei, invece, 
di leggere Pensare in Python e di farti i corsi gratuiti che trovi in rete. 
Chiedi a Google: corso di python.
Poi, se vedi che fa per te, puoi pensare ad un libro serio come quello di Marco 
Beri o Marco Buttu, che sono fantastici.

> per questo ti consiglio di installare la versione 3.0 di python. 
> 
Voleva dire l’ultima della famiglia 3. Sono assolutamente d’accordo.

> 
> nella installazione base è già presente un ide minimale, che ti permette di 
> lavorare in console, o usare proprio dei file, da lanciare di volta in volta 
> dall'ide stesso. 
> 
> quale è il grado di interpretazione dello schermo che da il tuo screen 
> reader? riesci ad interagire anche con un sistema ad icone? 
> 
Le icone, se ben programmate non sono un problema per gli screen readers ma il 
sistema integrato per provare l’interprete chiamato Idle, è completamente Out. 
Puoi tranquillamente scordartelo. E’ scritto con librerie TKinter o QT, non 
ricordo, ma ne NVDA ne Jaws riescono a leggerlo ed è un grandissimo peccato.

> nel caso, mi trovo molto comodo con pycharm (gratuito nella versione 
> community), e forse, visto che l’interfaccia è configurabile, magari riesci a 
> ottenere una visualizzazione facilmente interpretabile dal tuo screen reader. 
> Io l’ho provato velocemente e non ho giocato con le sue configurazioni ma mi 
> è parso completamente inaccessibile.
Quindi puoi metterti l’anima in pace ed abituarti all’idea di fare alt+tab e 
passare fra l’editor di testi e la console dei comandi di Windows. Questo è il 
modo più semplice, più limitato ma anche più accessibile ad un cieco che voglia 
usare Python.
Gabriele.

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