> Il giorno 7 apr 2020, alle ore 14:45, Matteo Perini <perini.mat...@gmail.com> 
> ha scritto:
> 
> Ciao,
> 
Ciao Matteo.

> riprendo il discorso su questo linguaggio.
> 
> L'argomento è molto affascinante ma, o non trovo le fonti giuste, o c'è un 
> po' di confusione in giro per internet.
> 
La seconda. Ma non ti preoccupare, chiedi pure e noi ti diamo tutte le info che 
desideri, io scrivo Braille da quando avevo 7 anni.

> Per esempio vorrei capire se il punto esclamativo "!" e il più "+" usano lo 
> stesso simbolo (235) (uso questa notazione per evidenziare i puntini 
> utilizzati nel braille 6 dots).
> 
Esatto. E’ il contesto a fare la differenza: se posto dopo una sequenza 
numerica va interpretato come simbolo matematico, altrimenti come esclamativo.

> Quando viene usato il carattere punto fermo (256) e quando il punto (3)?
> 
Il punto 3 appartiene al Braille a 8 punti, mentre quello scritto con i punti 
256 èappartiene al Braille vecchio, a 6 punti. Ma è consuetudine che va 
consolidandosi sempre più, quella di adottare il punto fermo rubandolo al set 
di caratteri appartenenti al Braille ad 8 punti: solo punto 3. Formalmente 
corretto però resta l’altro, quello composto dai punti 256.

> Per esempio per scrivere i numeri che carattere si usa solitamente per 
> dividere la parte intera da quella decimale? Punto (256), Punto (3) o Virgola 
> (2)?
> 
In italiano si usa la virgola, punto 2.

> Il carattere @ (at) per scrivere le email in italiano è (345)?
> 
Nel Braille a 6 punti sì, in quello ad 8 si usa il punto 4.

> Facendo un controllo ci sono alcune combinazioni che vengono usate per più di 
> una lettera mentre, in italiano, alcune combinazioni non sono utilizzate per 
> niente. È possibile?
> 
Assolutamente sì. Questo è particolarmente vero nel Braille a 6 punti, molto 
meno in quello ad 8, più chiaro e meno nazionalizzato. Ovviamente quello ad 8 
ha una capacità di rappresentazione di simboli molto più elevata quindi vi sono 
meno ambiguità. Ad esempio, la vecchia chiocciola, punti 345, è usata anche 
come simbolo di a capo o fine paragrafo nella scrittura di poesia.

> Ad esempio per le combinazioni:
> 
> (5)
> 
> (6)
> 
> (56)
> 
> (1246)
> 
> (356)
> 
> (12456)
> 
> non trovo una corrispondenza.
> 
Corretto, anche se la 356, a me sembra una virgoletta chiusa, mentre nel 
Braille ad 8 è la tonda chiusa.
Per le altre combinazioni, hai ragione, sono caratteri non utilizzati oppure 
usati in contesti che non conosco, magari come simboli della chimica o della 
fisica. Io sono passato relativamente presto al Braille ad 8, era il 1994, 
quindi ci sono cose che non ho mai imparato nel Braille a 6, perchè alle 
elementari non si usavano ancora. Ad esempio, la scrittura della musica ha 
tutto il suo set a parte di simboli, molti dei quali sono gli stessi 
dell’alfabeto ma reinterpretati come simboli di notazione musicale. Il Braille 
a 6 punti permette 2 alla sesta, 64 caratteri, con cui si doveva rappresentare 
tutto, di qui le varie forzature.

> Grazie a chi ha letto fino qui e magari sa rispondere a qualcuna di queste 
> domande.
> Ho fatto del mio meglio ma tu chiedi pure, è un piacere per me poterti 
> aiutare.
Gabriele.

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