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[nb. intervista vera. potrebbe sembrare fantapolitica ma figaro ha intervistato davvero agnoletto, che e' stato al giuoco. /m] http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=4914 MA BERLUSCONI REMEREBBE CONTRO Data: 06.11.2002 Argomento: Speciali Italia 2002. Vittorio Agnoletto ha appena vinto le elezioni e entra trionfalmente a palazzo Chigi. Ha davanti a sé i primi 100 giorni di governo. Che fa? Vittorio Agnoletto Poche storie e veniamo al punto. Poiché ci siamo un po¹ stufati di leggere megapolpettoni sui new global (a proposito, ce n¹è uno molto ben fatto da Piero Sansonetti sull¹Unità di oggi, mercoledì 6 Novembre), abbiamo proposto a uno dei più ascoltati portavoce del movimento antiglobalizzazione, Vittorio Agnoletto, un gioco da caffè. Italia 2002. Vittorio Agnoletto ha appena vinto le elezioni e entra trionfalmente a palazzo Chigi. Ha davanti a sé i primi 100 giorni di governo e dei poteri simili a quelli che vorrebbe Silvio Berlusconi: ovvero semi imperiali. Che fa? Agnoletto è stato al gioco. Ecco qui il suo programma dei 100 giorni. Allora, Agnoletto, da dove cominciamo? Dal conflitto di interessi. Faccio un bel decreto legge con cui si proibisce a chiunque abbia responsabilità di governo sotto qualunque forma, di possedere mezzi di comunicazione di massa. Questo ci piace. Andiamo avanti. Decreto numero due. Cancellazione immediata di ogni aiuto finanziario ai centri di detenzione per immigrati. Intende i centri di accoglienza? Ma quali centri di accoglienza? Quelli sono centri di detenzione. Ci mettono dentro gli immigrati, e parlo di quelli non hanno commesso alcun reato, per poi sbatterli fuori. Non è giusto. Inutile aggiungere che un comma del decreto riguarderà l¹abolizione immediata della legge Bossi Fini. Vorrei sapere in base a quale criterio un immigrato può essere considerato solo un oggetto - forza lavoro. Finchè ha un lavoro, ovvero fino a quando serve a qualcuno, bene. Poi, perso il lavoro, li si manda via. Andiamo avanti. A fare questi due decreti basta meno di una settimana. Altro decreto. Estensione delle garanzie dello Statuto dei Lavoratori anche alle aziende sotto i 15 dipendenti. Vorrei diritti uguali per tutti. Aggiungo una forma di salario sociale per i disoccupati, naturalmente a termine e vincolate all¹accettazione di posti di lavoro. Questa piace a Bertinotti. Sicuro. Piace anche a me. Poi provvedo immediatamente alla riconversione dell¹industria bellica in altre attività produttive. E rafforzo la legge 185 che prevede l¹esame, da parte del Parlamento, degli scambi commerciali che hanno come oggetto le armi. Ne parleremo al dottor Beretta per sentire cosa ne pensa. Dopodiché, varati questi decreti, passo alla sanità. Voglio un servizio sanitario gratuito e universale. Ma scusi, non c¹è già un servizio sanitario nazionale? C¹era. Ora ci sono i ticket, le assicurazioni private, la sanità privatizzata come in Lombardia. Via tutta questa roba. Il servizio verrà naturalmente finanziato dalla normale tassazione progressiva sui redditi. Quale sarà la politica delle privatizzazioni del governo Agnoletto? Di deprivatizzazione, casomai. In primo luogo eliminerei ogni forma di privatizzazione sulla distribuzione dei beni essenziali, come l¹acqua. Nella legge finanziaria del governo Berlusconi si chiede agli enti locali di privatizzare i servizi di distribuzione dell¹acqua, come in Toscana o in Puglia. Via, cancellato. Pubblica istruzione. Facile. Abolizione immediata di ogni sostegno finanziario alla scuola privata. Politica fiscale. Introduzione istantanea della Tobin Tax. Per chi non lo sapesse, la Tobin Tax è una tassa dello 0,1 per cento applicata sulle transazioni finanziarie di natura speculativa. Le somme recuperate con questa imposta verrebbero destinate allo sviluppo di progetti sociali e sanitari nei paesi più poveri del Sud del mondo, sempre naturalmente sotto il controllo di agenzie internazionali (Onu, Fao, eccetera). Azzeramento dei condoni, fiscali, edilizi eccetera. Potenziamento della lotta all¹evasione fiscale con l¹assunzione e la formazione di giovani capaci. Le risorse, in Italia, ci sono eccome. Vanno recuperate da chi oggi non paga. Politiche del territorio. Difesa, tutela e valorizzazione e ristrutturazione del patrimonio pubblico. Niet alla privatizzazione dei beni artistici come vorrebbero Tremonti e Urbani. Politica della famiglia. Libero accesso alle tecniche di fecondazione assistita da parte delle coppie anche non sposate. Ne ho dette una decina: posso aggiungerne un¹altra? Ci mancherebbe. Un intervento dello stato sul caso Fiat che tuteli i posti di lavoro della gente. La Fiat ha oggi grandi perdite, ma in passato ha realizzato anche grandi profitti. Grazie anche a interventi governativi come gli incentivi alla rottamazione o la politica di sviluppo del trasporto su gomma invece che su ferrovia. Lo Stato ha sostenuto la Fiat e oggi non è giusto che il governo si presenti come terzo soggetto tra azienda e sindacati. Deve essere accanto ai lavoratori e indurre la famiglia Agnelli a aprire il portafoglio per ricapitalizzare l¹azienda come e dove è necessario. Bene, presidente Agnoletto, ora ci dica con chi mette insieme una maggioranza in grado di lasciarla governare. Berlusconi remerebbe contro, questo lei lo sa. Con le forze che oggi sostengono e fanno parte del movimento new global. Avrà bisogno di un buon ministro per l¹economia. Tremonti le va bene? Mi prendo Augusto Graziani. Agli Interni chi ci mettiamo? Stefano Rodotà. E alla Giustizia? Luigi Ferrajoli. La Difesa. Padre Alex Zanottelli. Farnesina. Non ho dubbi. Gino Strada. Uno strapuntino di sottosegretario per Luca Casarini? No, no, no. Che so, Piero Bernocchi Capo di stato maggiore della Difesa. No, no, no. Grazie presidente. Ma le pare. Bds _______________________________________________ Rekombinant mailing list http://www.rekombinant.org