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[ da repubblica.it /m] Esce la versione in Rete del videogioco più venduto di tutti i tempi gli sponsor hanno scommesso miliardi ma c'è chi si prepara alla lotta "The Sims" va online in Usa la vita virtuale sempre più reale Lo scopo è costruirsi un'esistenza parallela al computer Andare al lavoro o mangiare da McDonald's. O boicottarlo di DARIO OLIVERO La vita virtuale affascina milioni di persone. Tante da far sospettare che sia preferibile un'avventura al computer rispetto al suo corrispondente biologico. Lo dimostra il videogioco più venduto di tutti i tempi: The Sims che potrebbe essere definito come la costruzione precisa e metodica di una vita parallela. Alzarsi al mattino, andare la lavoro, uscire, fare shopping, corteggiare la moglie del vicino. Tutto per gioco. Adesso The Sims esce nella sua versione online: quello che prima si faceva da soli davanti al computer alle prese con l'intelligenza artificiale, si può fare in Rete interagendo con altre migliaia di persone. La conseguenza è che questa introduzione di realtà nel virtuale sta portando a sviluppi che si annunciano molto più complicati e fuori controllo rispetto alle aspettative. Se una cosa si può fare nella realtà vera si può fare anche in quella virtuale. Compresa un'azione di lotta contro una multinazionale. Ma partiamo dall'inizio. L'uscita imminente (17 dicembre) negli Usa di The Sims Online è un evento. Newsweek dedica addirittura al gioco una copertina. E' un evento perché tutti - la casa di produzione Electronic Arts in testa - si aspettano un boom di vendite e un successo senza eguali destinato a superare i record già polverizzati dagli episodi precedenti del gioco (6,5 milioni di copie il primo). Ma è un evento anche perché se l'esperimento funzionerà secondo le aspettative, The Sims Online segnerà una nuova frontiera: il consolidamento di un indotto virtuale ma con conseguenze economiche reali, realissime. Prendiamo l'esempio per eccellenza. McDonald's è uno degli sponsor. I giocatori potranno interagire virtualmente con la multinazionale del fast food. Potranno decidere se mangiarsi un hamburger, se offrirne uno a un altro giocatore, se aprire un ristorante virtuale in franchising. E' quello che ormai viene definito "advergaming", la pubblicità applicata a un videogioco. Un tipo di messaggio che, a differenza di quello classico, è interattivo, coinvolge il consumatore in prima persona. Quanto rende a McDonald's questa operazione (che quando fu annunciata fu definita misteriosamente "multi-milion dollars") in termini di visibilità? A partire dal giorno in cui il gioco sarà messo in commercio negli Usa, la società di studi Jupiter Research ha stimato che gli americani spenderanno 196 milioni di dollari per divertirsi online pagando un abbonamento di 10 dollari al mese. Cifra destinata ad aumentare fino a 1,4 miliardi di dollari in cinque anni. Ecco perché tutta questa attenzione: si stanno decidendo strategie commerciali mai tentate e con un potenziale enorme. Ma se la vita virtuale fa ricadere profitti in quella reale di dirigenti e azionisti, c'è un rovescio della medaglia. Perché, così come gli esperti di marketing, si sono accorti dell'"advergaming" anche i loro nemici: il movimento antiliberista e contro la globalizzazione modellata dalle multinazionali. Così, ecco arrivare un tentativo altrettanto rivoluzionario di lotta: se McDonald's diventa virtuale, anche il boicottaggio dei suoi prodotti diventa virtuale. A lanciare l'idea è stato Alternet, un sito Internet collegato a Independent Media Institute, un'organizzazione nonprofit che ha 14 anni di vita e che dichiara nel suo statuto di diffondere e sostenere un'informazione libera, alternativa e indipendente. Un articolo apparso qualche giorno fa invitava in modo provocatorio a iscriversi a The Sims Online e attaccare McDonald's. Tecniche di guerriglia virtuale consigliate: stazionare con il proprio personaggio davanti a un fast food virtuale e fare pubblicità negativa alla multinazionale con gli altri giocatori; consumare un hamburger e usare la gestualità del proprio personaggio in modo esplicito (crisi di vomito, svenimenti); aprire un McDonald's e insultare i clienti; fare concorrenza spietata aprendo un ristorante vicino a un McDonald's e invitando gli altri a creare una franchising alternativa. Funzionerà? Probabilmente no. Ma se ne parlerà, se ne sta già parlando. E anche questo, in certo modo e "advergaming". Un modo che forse le multinazionali non avevano considerato. Perché nei videogiochi avere un nemico da battere è molto più di un semplice orpello virtuale. (28 novembre 2002) ___________________________________________ Rekombinant http://www.rekombinant.org