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Subject: [RK] controllo e teorie del linguaggio

... a proposito del post di Rattus:

Che sia il linguaggio il codice della macchina-corpo ? Una specie di
"demone" nella macchina ? Che questa sia determinata dal codice della
sintassi e che il corpo ne rappresenti la gabbia, simula l'orfico-platonismo
antico in veste cyber...

Il corpo di cui parla Rattus è ancora il corpo dell'anatomia seicentesca o
il corpo-senza-organi di Artaud ? Se è questo, il linguaggio di cui si parla
è un "organo" tra gli organi, o come si potrebbe dire usando il linguaggio
dell'Augè: un organo-non-organo...il sangue che fluisce in tutti gli organi,
il software cyber-biotico che annulla/determina il limite del
corpo-senza-organi nella ""realtà"" sociale?

Dopo la "morte del significato" si è avuta l'alba del rinascimento del
segno: la sua libertà anarcoide, la sua theoria postmoderna, i suoi
""oggettivi"" limiti deboli...
Nella "società della comunicazione generalizzata", il linguaggio ha perduto
i contorni concettuali del linguaggio-oggetto della linguistica: non più di
parole e strutture si parla ora, ma di "rapporti di dominio". Se la messa in
produzione del bios ha seguito il foucaultiano piano biopolitico è perchè la
ristrutturazione neocapitalistica ha imposto la messa in produzione del
corpo stesso (linguaggio-organo-non-organo compreso) e delle sue cure. Oltre
chè di tutto l'apparato ambientale necessario alla riproduzione del valore.

Il conflitto è quello derivante dalla sussunzione TOTALE della vita umana
(linguaggio sociale compreso, of course) al piano utopico del capitale nel
suo antropologizzare la "legge" del valore fin dentro l' "ano solare"
dell'anthropos.

Ecco perchè, a me pare, non vi sia contraddizione tra una critica alla
potenza performativa demoniaca del linguaggio del capitale con la teoria
generativista delle strutture linguistiche. Tra un bios che replica il suo
codice e un "mondo 3" che si incarica di metterlo in produzione...
L'osso è l'anthropos come "forma-non-forma" di una pura processualità senza
fini...

c/

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Se arrivi a un bivio...prendilo!!
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Claudio Tullii




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