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Premetto che rispondo velocemente in list e che purtroppo non ce la faccio a
rispondere a tutti quelli che mi hanno gentilmente scritto in privato.

Faccio anche una breve annotazione biografica solo per chiarirsi sul taglio
di alcuni commenti.
Non ho alcun integralismo antielettorale, ho votato e non ho votato a suo
tempo. Anzi sono stato anche eletto e, per quanto riguarda
i diessini, in una circoscrizione locale ci sono al governo. Figuriamoci se
non sono obbligato a conoscere il torbido sapore della mediazione..ho pure
votato i finanziamenti per la festa della locale parrocchia..e scusate se è
poco.

Questo per dire che le perplessità che esprimo non provengono dalla distanza
olimpica dell'osservatore nè sono dettate da canoni iperestetici. Sono
perplessità politiche poi che convincano o meno è un'altro discorso.

Sull'asse Cofferati-Prodi, se uscirà dalle ipotesi (e non è scontato vista
la seria resistenza di tanto ceto politico della margherita e dei ds)credo
valga la pena di aggiungere che la compiuta accettazione del maggioritario
da parte di entrambe le cordate di cui sono a capo qualche significato per
il movimento ce l'ha.

Ricordo che il maggioritario è un meccanismo elettorale che è fatto per
creare uno schieramento nettamente vincente e uno
chiaramente destinato all'opposizione.
I seggi nn vengono ripartiti in proporzione ai voti ottenuti ma in base al
numero di collegi strappati sul territorio nazionale diviso in
circoscrizioni.
Per vincere questo tipo di elezione sono necessarie due condizioni: avere i
voti ripartiti omogeneamente ripartiti sul territorio e avere un
programma politico che guardi anche agli elettori dell'altro schieramento.

La prima condizione è utile per nn disperdere voti (altrimenti nn
traducibili in seggi visto che nn c'e' il proporzionale) la seconda per
conquistare elettori dello schieramento avversario nei collegi in cui il
risultato è incerto (e per garantire la continuità tra classi dirigenti
entro programmi politici di poli che per questo motivo debbono somigliarsi).

Se penso quindi all'ipotesi della pressione dei movimenti sullo schieramento
Prodi-Cofferati per garantire i diritti fondamentali, e penso all'attuale
sistema elettorale che i due
accettano, mi viene a mente che a) il movimento non ha potenzialità sul
piano elettorale di sfondare nelle circoscrizioni dove il centrodestra è
forte (ce la vedete una lista noglobal che aiuta a ribaltare la situazione a
Ragusa, Latina o nel vicentino ?) b) la presenza dei noglobal nn puo' essere
nemmeno tanto significativa a livello di immagine nazionale sennò si
spaventano gli elettori dell'altro schieramento che servono per vincere
(ce lo vedete Agnoletto attirare gli elettori di Milano Centro verso l'Ulivo
?)

Quindi, dal punto di vista delle logiche alla Prodi-Cofferati la presenza
del movimento è tutto guadagno: puo' dare linfa a nuovo ceto politico, puo'
essere truppa di complemento nella battaglia contro le cordate avversarie
nell'Ulivo (D'Alema, Rutelli etc..) e puo' essere controllata nelle pretese.
Questo perche' al momento in cui si accetta di fiancheggiare un cartello
elettorale nel sistema elettorale maggioritario le regole del gioco sono
queste e si chiamano concentrazione sul territorio e somiglianza dei
programmi per conquistare lo stesso elettorato indeciso.

Insomma, una volta investito pienamente Cofferati il potere sarà concentrato
in quel cartello elettorale e in quelle logiche della politica nel
maggioritario chi pensa di usare quelle logiche per dire che i movimenti
possono condizionare etc..avrà tanta onestà intellettuale ma a mio personale
avviso veicola miti metropolitani

un caro saluto a tutti

mcs






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