Convegno a cura di Marcello Pecchioli Piazza Mercato Vecchio, Verona, domenica 27 luglio 2003.
ore 10: Moderatore: Ilaria Pedrali Univ.Cattolica Milano
Intervengono: Francesco Galluzzi, critico, materiali Minimal Tv Firenze
Roberto Lucca Taroni, autore multimedia, Gruppo Branco Milano
pausa:coffee/break
Agapito di Pilla, regista, Media Web (Link) Bologna Marcello Pecchioli, critico, Univ.di Bologna Gabriele Perretta, critico, saggista, Roma
ore 13,30 Pausa Pranzo
ore 15: La Neo-TV: tra poesìa, real-tv, tv di strada, video-arte, global tv.
Moderatore: Gabriele Perretta, critico e storico dell'arte Verranno mostrati in questa sessione materiali di Real TV forniti da Serenella Messina di Italia 1
Luigi Maria Perotti, autore multimedia, S.Benedetto Del Tronto (AP) Tatiana Bazzichelli, critica tv-street/net art Roma Fernanda Moneta: autore multimedia, docente Acc. di Carrara (Roma) Stefano Schiavoni: Mediateca delle Marche
Contemporaneamente al convegno o nei giorni precedenti, durante il Festival, saranno proiettati materiali selezionati neo-tv in modo non stop o ad orari da stabilire.
Neo-TV: Ultravisioni
materiali neo-televisivi a cura di Marcello Pecchioli, Agapito di Pilla, Francesco Galluzzi
Materiali da Forte Prenestino Roma Candida Tv Materiali da Shake edizioni Milano Materiali dal Link Bologna Materiali da Orfeo-TV Bologna Materiali da Poetronica Firenze Materiali Minimal TV Firenze Materiali Archivio Future Planet Bologna
Prima della conclusione del dibattito sara' mostrato il video di Guido Chiesa su Radio Alice o materiale dalle tv di strada o dalla global tv.
Conclusioni/dibattito con il pubblico -------------
Neo-Tv: un riesame critico di Marcello Pecchioli
Parlare oggi di neo-televisione vuol dire sottolineare il fatto che la comunicazione,non solo televisiva ma multimediale,tecnologica,artistica,sta mutando pelle in maniera avanzata.
Il fenomeno delle tv-street,molto recente in Italia, o delle tv di condominio o delle tv mobili (specie di regie mobili su camioncini che irradiano le trasmissioni in strada alla maniera di Max Headroom), o il fatto che in televisione si cominci a mostrare una documentazione in prima serata che ha a che vedere con forme anche meccaniche,robotiche,web-cam di immagini riprese da telecamere di sorveglianza piuttosto che da telecamere della polizia,dei pompieri,della guardia costiera,immagini da satelliti,ad infrarossi,etc.sta a dimostrare che il regime mediatico è in crisi,non basta più la fiction o una realtà contraffatta come nei talk-show o nelle soap-opera o nelle tele-novelas ma si comincia a sentire l'esigenza che nuove forme di realtà,di reality show come di docu-dramas o di real-tv,entrino nelle nostre case,nelle nostre teste e nei nostri televisori.
Il fenomeno della neo-televisione ha diverse accezioni,una è stata coniata da me e da alcuni critici,alcuni dei quali peraltro sono presenti anche qui nel convegno, intorno alla metà degli anni novanta e aveva a che fare,prevalentemente, con un riesame critico dei palinsesti televisivi da parte di artisti,videomakers,pittori,grafici,designers;un'altra versione,più ufficiale deriva dal recente regime televisivo allorchè con l'irruzione in Italia delle tv private e delle tv commerciali si crea un processo,inedito e sconvolgente per l'epoca,di fidelizzazione al palinsesto e al programma televisivo da parte di un utente che sente che può creare una specie di patto o di alleanza con il mezzo televisivo.
Un nuovo livello semantico di neo-tv potrebbe essere coniato oggi con l'avvento di nuove tecnologìe della comunicazione(web-cam,telefonini e videofonini,Internet,telecamere digitali,etc) che ha generato,anche, la nascita e l'avvento della web-art,hacker-art,net-art e delle tv di strada,curioso esperimento mediatico,illegale dal punto di vista delle comunicazioni ma che esprime un valore sociale e democratico delle televisioni che trova un preciso riscontro in molte nazioni europee (vedi,ad esempio, la tv Lander della Germania) e su ognuno di questi temi il convegno di Verona si interrogherà e cercherà un dibattito costruttivo o,comunque, di proporre una visione dei media e dei suoi fruitori (noi tutti) maggiormente olistica e aggiornata, che integri uno sguardo umano e uno sguardo tecnologico e basato sui new media ,nel solco storico,perchè nò di Dziga Vertov,uno dei principali teorici del montaggio all'epoca dei formalisti russi nella Russia degli anni Venti ,l'analisi del Terzo Occhio come occhio della cinepresa (oggi telecamera) in grado di svincolarsi,creativamente, dalla visione umana e produrre/proporre una visione dell'uomo e del suo mondo più disincantata ed esteticamente corretta.
Crediamo che questi temi qui proposti avranno,comunque,un futuro e uno sviluppo e pensiamo anche che questo convegno di Verona,assolutamente meritevole,sia anche l'inizio e lo start-up di un lungo e proficuo cammino che si snoderà su tutto il territorio nazionale,dando voce a televisioni,critici,autori,artisti,massmediologi e alle esigenze di una buona parte della popolazione che sta cominciando a capire che il grande potere mediatico che per anni è stato concepito come numinoso e assolutamente intoccabile, può essere suddiviso e condiviso in molte delle situazioni della vita quotidiana di ognuno di noi.
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