Ci sono studi che leggono le politiche securitarie come un continuo tentativo di riproposizione dell'antico schema del panottico in altri contesti: il tessuto urbano, le reti telematiche etc. Comunque il panottico, classico o riadattato, è portatore di un idea di disciplina, di strategie per di soggettivazione per le figure sociali individuati come devianti. Nei confronti degli ultras non sembra esserci per adesso un'idea di disciplina possibile da applicare. L'ultrà è una di quelle figure verso le quali si applicano misure di puro ordine pubblico, marcando così il passaggio da deviante a irrecuperabile come peculiare dei riadattamenti del panottico ad altri contesti urbani. L'effetto di queste politiche urbane di pura applicazione dell'ordine pubblico negli stadi e sulle arterie di comunicazione ad essi in qualche modo collegate (che le trasformano da non-luoghi a luoghi di deiezione dell'irrecuperabile) si è fatto sentire anche in altri contesti come a Napoli e a Genova nel 2001. Il servizio televisivo, come dispositivo dell'ordine del discorso securitario risoltosi in immagine-movimento, non può quindi che distendersi lungo una sola maniera di rappresentazione dei fatti: quella che supporta la tesi dell'irrecuperabilità del soggetto "violento" (e su questa similitudine tra "violento" e "irrecuperabile" si giocano anche molti dispositivi retorici new global nel tentativo di allinearsi a ciò che si pensa essere opinione pubblica e che invece può darsi solo come simulacro proprio per la peculiarità dell'ordine del discorso securitario che la sostiene). Incollare questa testimonianza su Indymedia, che corrisponde ad altre lette su diversi muri ultras e ai passaparola che girano in quel mondo, è un pò mostrare l'irrappresentabile: anche chi non è avvezzo all'osservazione partecipante può trovarci un post breve, essenziale, pieno di riferimenti e irrappresentabile nell'ordine del discorso dell'immagine-movimento che fabbrica l'opinione pubblica (e dalle sue appendici critiche). Un post pieno di riferimento ma anche una chiave, semplice e funzionale, che risolve l'arcano di sabato sera, seppellita dalla iperfetazione di discorsi a sostegno della proliferazione di pratiche securitarie
mcs io c'ero... by pasquale Monday September 22, 2003 at 11:54 PM il fatto è accaduto così:fuori dallo stadio c'è stata un poco di ressa, spintoni e cori contro la celere.Poi gli sbirri caricano la folla, ma non verso l'esterno, dove erano i facinorosi ma verso lo stadio, dove la gente normale faceva la fila per entrare ed i ragazzi più giovani ed agili,x sfuggire alla carica hanno scavalcato saltando sulla tettoia. Io ero appena entrato ed ho visto gli sbirri menare un ragazzino che non poteva avere + di 16 anni,col papà.Altro che tifosi violenti.Per quanto riguarda gli incidenti dentro lo stadio sono successi dopo che, per + di 20 minuti nessuno aveva prestato soccorso a Sergio e la folla si è inferocita.Se ci fosse stato il nano malefico li per terra si sarebbe spareto su quel lucchetto maledetto,invece di aspettare che i lavoratori del campo trovassero le chiavi.Immaginate voi di vedere morire un amico così,solo perchè gli sbirri hanno caricato e qualcuno ha perso le chiavi di un fottuto cancello...non ve lo auguro. Sbirri bastardi! Tutto il thread su http://italy.indymedia.org/news/2003/09/382727_comment.php#383372 ___________________________________________ http://rekombinant.org http://rekombinant.org/media-activism