Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-07-20 Per discussione Luca Brivio
On Wed, 20 Jul 2005 10:24:32 +0200
Samuele Giovanni Tonon <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

> "Io non condivido la tua opinione, ma sono pronto a dare la vita
> perchè  tu possa esprimerla"

Il tizio sarebbe Voltaire, che però non era sempre tanto coerente...

Comunque non ho avuto la stessa impressione di Mauro. Tra l'altro si
parlava di scelte fatte in base alle leggi vigenti e non di leggi da
fare...

-- 
Luca Brivio

Web:http://icebrook.altervista.org
Jabber: [EMAIL PROTECTED]


pgptaD82UaJ5Y.pgp
Description: PGP signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-07-20 Per discussione Samuele Giovanni Tonon

Mauro Darida wrote:
Sono deluso 


che proprio in questa lista l'opinione prevalente non sostiene 
leggi a tutela del diritto d'autore più eque.

non entro nel merito del discorso, la mia l'ho gia' detta
e non ho la presunzione di sapere che cosa sia giusto o meno.

un tizio una volta disse questo:

"Io non condivido la tua opinione, ma sono pronto a dare la vita perchè 
tu possa esprimerla"


ciao
Samuele


--
To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact [EMAIL PROTECTED]



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-07-11 Per discussione Emanuele Rocca
On Fri, Jul 08, 2005 at 02:10:01PM +0200, Mauro Darida wrote:
> Sono deluso che proprio in questa lista l'opinione prevalente non sostiene 
> leggi a tutela del diritto d'autore più eque.

Anch'io sono deluso. Mi infastidisce il fatto che si sostengano opinioni
negative sull'operato di una persona senza nemmeno interpellarla.

Stamattina ho parlato di persona con Martin, mi ha detto di non aver avuto 
possibilità di scelta in materia di copyright, ma mi ha anche detto che 
probabilmente quando uscirà la prossima versione del libro, la prima 
verrà "liberata".

Inoltre nei paesi più poveri il suo libro costerà *pochissimo*.

Ma, di nuovo, ti invito a parlarne direttamente con lui.

ciao,
ema


signature.asc
Description: Digital signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-07-08 Per discussione Stefano Zacchiroli
On Fri, Jul 08, 2005 at 02:10:01PM +0200, Mauro Darida wrote:
> Sono deluso che proprio in questa lista l'opinione prevalente non sostiene 
> leggi a tutela del diritto d'autore pi? eque.

*plonk*

-- 
Stefano Zacchiroli -*- Computer Science PhD student @ Uny Bologna, Italy
[EMAIL PROTECTED],debian.org,bononia.it} -%- http://www.bononia.it/zack/
If there's any real truth it's that the entire multidimensional infinity
of the Universe is almost certainly being run by a bunch of maniacs. -!-


signature.asc
Description: Digital signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-07-08 Per discussione Mauro Darida
Sono deluso che proprio in questa lista l'opinione prevalente non sostiene 
leggi a tutela del diritto d'autore più eque.
-- 
On this laptop no Windows system survives and LINUX POWER reigns UNLIMITED.
Successfully Microsoft free since December 2002.



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-07-01 Per discussione Enrico Zini
On Fri, Jul 01, 2005 at 10:20:36AM +0200, Franco Vite wrote:

> Per gli esempi letterari tout court questo:
> http://www.wumingfoundation.com
[...]
> E non sono pubblicati dalla casa editrice semisconosciuta di Aicurzio, 
> ma da Einaudi.
> Quindi non diamo le cose poi così per scontate.

Bravo, conosci i Wu Ming.  Hai letto anche qualche libro?  Sono belli.
Possiamo aggiungere all'elenco la Bibbia, la Divina Commedia e i
Promessi Sposi, se vuoi: liberamente copiabili, stampabili,
modificabili, e c'e' ancora gente che ci campa.

Ma questo, con le scelte personali di Martin su come dedicare 10 mesi a
tempo pieno della sua vita e come distribuire il risultato del suo
lavoro, che c'entra?  E sopratuttto, chi sei tu per andare a dirgli cosa
deve fare?
 
Se ti piace cosí tanto l'idea dei Wu Ming, questo è quello che puoi
fare:

 1) Fare come se tutti i libri "all rights reserved" non esistano: non
comprarli, non leggerli, non consigliarli, e dimostra che si può
vivere bene lo stesso.
 2) Scrivi TU un libro su Debian e lo pubblichi come i Wu Ming, per
dimostrare che è meglio.
 
Ma lascia in pace Martin, e gli altri come lui.


Ciao,

Enrico che vuole vedere gente che lavora, invece di gente che vuol dire
   agli altri come devono lavorare.

--
GPG key: 1024D/797EBFAB 2000-12-05 Enrico Zini <[EMAIL PROTECTED]>


signature.asc
Description: Digital signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-07-01 Per discussione Mattia Dongili
On 7/1/05, Franco Vite <[EMAIL PROTECTED]> wrote:
[...]
> Quindi non diamo le cose poi così per scontate.

e quindi perche' non provate a contattarlo per farglielo notare?
Si sta discutendo del nulla senza il diretto interessato (le
congetture di qualche post fa).
Vi state accanendo sulle scelte di una persona che non puo' rispondere...

bah...
-- 
mattia
:wq!



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-07-01 Per discussione Franco Vite
Ore 10:53, giovedì 30 giugno 2005, Enrico Zini ha scritto:
> On Tue, Jun 28, 2005 at 11:38:07PM +0200, Mauro Darida wrote:
> > Mi chiedo: ma non c'è una (grande) incoerenza tra l'essere un DD (e
> > magari votare per mettere la FDL in non-free) e pubblicare un libro
> > su debian con una licenza del genere??
>
> Quando uno diventa DD accetta che tutto quello che fa -per conto di
> Debian-, è libero.  Ma quello che uno fa -per conto suo-, son fatti
> suoi.

sacrosanto...

> Aggiungo che poi se uno trova modo di farsi pagare per il suo lavoro
> "per conto suo", è meglio.  Altrimenti quando finiscono i soldi del
> babbo, tutto finisce in niente.
>
>
> Ciao,
>
> Enrico che vorrebbe che un po' piú di gente provasse a vivere le cose
> prima di parlarne e di puntare diti

ci sono numerosi esempi, sia di letteratura tecnica che di letteratura 
tout court, di testi anche molto impegnativi rilasciati con diritti 
molto meno restrittivi di quelli usati da Martin.

Esempi tecnici penso non ce ne sia bisogno, sono a bizzeffe.

Per gli esempi letterari tout court questo:

http://www.wumingfoundation.com

Da cui si possono scaricare tutti i loro libri liberamente e farne ciò 
che si vuole per uso personale.

E non sono pubblicati dalla casa editrice semisconosciuta di Aicurzio, 
ma da Einaudi.

Quindi non diamo le cose poi così per scontate.

-- 
Quando vennero per indymedia , non dissi nulla perche' non sono
indyano.

Quando vennero per ecn - isole nella rete, non dissi nulla perche' non
sono isolano.

Quando vennero per autistici - inventati, non dissi nulla perche' non
sono ne autistico ne inventato.

Quando vennero per il FLUG non dissi nulla perche' non sono un
flugghiano

Quando vennero per me, nessuno disse nulla, perche' non c'era piu`
nessuno per fermarli.

QUESTA NON E' PIU' UNA QUESTIONE PRIVATA ANCHE SE E' UNA QUESTIONE DI
PRIVACY aggiornamenti: http://autistici.org/ai/crackdown



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-07-01 Per discussione Stefano Zacchiroli
On Thu, Jun 30, 2005 at 03:14:29PM +0200, Mauro Darida wrote:
> On Wednesday 29 June 2005 19:48, Stefano Zacchiroli wrote:
> > Ribadisco: finche stiamo qua a congetturare non ne usciamo ...
> Non sono affatto congetture: il libro ha un sito da dove si possono scaricare 

Mi chiedo se leggi i post prima di rispondere o meno.

Ho il libro, so bene che c'e' scritto "all rights reserved".

Le congetture erano su perche' lui abbia scelto quell'editore piuttosto
che altri.

-- 
Stefano Zacchiroli -*- Computer Science PhD student @ Uny Bologna, Italy
[EMAIL PROTECTED],debian.org,bononia.it} -%- http://www.bononia.it/zack/
If there's any real truth it's that the entire multidimensional infinity
of the Universe is almost certainly being run by a bunch of maniacs. -!-


signature.asc
Description: Digital signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-30 Per discussione Giuseppe Sacco
Il giorno mar, 28/06/2005 alle 23.38 +0200, Mauro Darida ha scritto:
[...]
> Mi chiedo: ma non c'è una (grande) incoerenza tra l'essere un DD (e magari 
> votare per mettere la FDL in non-free) e pubblicare un libro su debian con 
> una licenza del genere??

No, perché dovrebbe essere incoerente? Hai provato a chiederglielo?

> Tralascio la coerenza del nome dell'editore, che si chiama Opensource (!).

In che senso? Io non conosco l'editore, ma magari pubblica libri che
hanno come argomento prodotti «opensource». A quale incoerenza accenni?

Giuseppe



Re: Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-30 Per discussione Gerardo Ballabio
Kraft ha usato la licenza più restrittiva di tutte: quella che non  
concede nulla ( a rigore il suo libro non si potrebbe neanche  
prestare).


premetto che non sono informato al riguardo ma c'e' un riferimento  
da qualche parte in rete a questa licenza?


No no no, fermi tutti.

Noi siamo abituati a pensare in termini di licenze perche' nel  
software funziona cosi', ma e' il software che e' un caso speciale.  
Quando compri la frutta al mercato, non c'e' nessuna licenza.  
Semplicemente l' hai comprata, e' tua e puoi farci quello che ti  
pare: mangiarla, rivenderla, regalarla, infilartela in parti varie,  
piantarla nel giardino per far crescere l' albero...


Per i libri vale come per la frutta, tranne che c'e' la legge sul  
diritto d' autore che ti vieta di copiarne il testo (fatta salva l'  
eccezione stabilita dalla stessa legge, per cui puoi fotocopiare un  
numero limitato di pagine per uso personale). Ma per il resto il  
libro e' tuo e puoi farci quello che ti pare. L' editore non puo'  
vietarti nulla che non sia gia' vietato dalla legge.
Puo' invece decidere di permetterti di fare cose che la legge riserva  
a lui (copiare il libro), in questo caso e solo in questo caso ti da'  
una licenza. Ma l' acquisto del libro in se' e per se' non richiede  
nessuna licenza.


Il software e' diverso perche', legalmente parlando, NON ti viene  
venduto! Ti viene solo "concesso in uso" a certe condizioni  
(specificate appunto nella licenza).
E' come quando prendi una casa in affitto. La casa resta del  
proprietario e lui ti detta le condizioni alle quali ti consente di  
usarla (la legge regola le condizioni che puo' importi). Per esempio  
normalmente non puoi buttar giu' i muri e cambiare la disposizione  
delle stanze. Ma se invece la casa la compri, allora e' tua e puoi  
farci quello che ti pare.


Tornando a Kraft, lui (presumo) ha semplicemente venduto all' editore  
i suoi diritti d' autore, come fanno praticamente tutti quelli che  
pubblicano libri. L' editore, ora che i diritti sono suoi, puo' farci  
quello che gli pare (come sopra) e Kraft non ha piu' nessuna voce in  
capitolo. Se voleva fare diversamente, doveva farsi fare dall'  
editore un contratto diverso. Ma non e' facile trovare un editore che  
accetti queste condizioni.


Naturalmente Stallman in questa situazione avrebbe rinunciato a  
pubblicare il libro... ma di Stallman, cioe' di gente pronta a  
licenziarsi pur di essere fedele ai propri principi, non ce ne sono  
in giro molti.


Gerardo


--
To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact [EMAIL PROTECTED]



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-30 Per discussione Mauro Darida
On Wednesday 29 June 2005 19:48, Stefano Zacchiroli wrote:
> Ribadisco: finche stiamo qua a congetturare non ne usciamo ...
Non sono affatto congetture: il libro ha un sito da dove si possono scaricare 
le prime pagine dell'indice e la copertina e lì si può leggere, cito a 
memoria: all rights reserved, no part of this book can be 
reproduced...eccetera. Non si tratta quindi di una licenza non-free, si 
tratta di una tradizionale licenza di pubblicazione totalmente proprietaria; 
il fatto che si tratti di un libro su debian scritto da un DD rende a mio 
avviso la cosa particolarmente significativa.
In merito alla libertà che ognuno ha di fare quello che vuole, ciò non implica 
che si conservi la propria coerenza e integrità morale, implica solo che sia 
ha la libertà, appunto, di fare ciò che si vuole.
Mi sembra poi  che non si abbia chiaro i limiti e le possibilità del diritto 
d'autore: non ho mai detto che Martin doveva regalare il libro. Forse 
dovreste andarvi a leggere Free Culture di Lessig.
-- 
On this laptop no Windows system survives and LINUX POWER reigns UNLIMITED.
Successfully Microsoft free since December 2002.



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-30 Per discussione Enrico Zini
On Tue, Jun 28, 2005 at 11:38:07PM +0200, Mauro Darida wrote:

> Mi chiedo: ma non c'è una (grande) incoerenza tra l'essere un DD (e magari 
> votare per mettere la FDL in non-free) e pubblicare un libro su debian con 
> una licenza del genere??

Quando uno diventa DD accetta che tutto quello che fa -per conto di
Debian-, è libero.  Ma quello che uno fa -per conto suo-, son fatti
suoi.

Aggiungo che poi se uno trova modo di farsi pagare per il suo lavoro
"per conto suo", è meglio.  Altrimenti quando finiscono i soldi del
babbo, tutto finisce in niente.


Ciao,

Enrico che vorrebbe che un po' piú di gente provasse a vivere le cose
prima di parlarne e di puntare diti

--
GPG key: 1024D/797EBFAB 2000-12-05 Enrico Zini <[EMAIL PROTECTED]>


signature.asc
Description: Digital signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-30 Per discussione Samuele Giovanni Tonon

Mauro Darida wrote:
Ho letto su debian news che Martin Kraft ha presentato il suo nuovo libro al 
linuxtag in germania.
Forse non ho capito bene, ma nelle poche pagine che si possono scaricare pare 
che sia con "tutti i diritti riservati" eccetera eccetera canonici.
Mi chiedo: ma non c'è una (grande) incoerenza tra l'essere un DD (e magari 
votare per mettere la FDL in non-free) e pubblicare un libro su debian con 
una licenza del genere??


puo' anche essere, nessuno e' perfetto e tutti siamo umani; tuttavia non 
conosco il libro, non so di cosa parla, ne' conosco l'autore :-)



Tralascio la coerenza del nome dell'editore, che si chiama Opensource (!).

ah beh, credevi forse che l'os, debian e il fs fossero esenti dallo
"squatting" dei termini ? :-)

Personalmente parlando, lavoro/ho lavorato per ditte in cui ho dovuto a 
volte firmare nda e/o realizzare software proprietari e non; i principi

sono belli ma a volte non danno da mangiare; tuttavia ho sempre spiegato
le mie motivazioni senza urlare ne barricarmi, e a volte sono riuscito
a introdurre il fs nelle aziende .

ciao
Samuele


--
To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact [EMAIL PROTECTED]



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-30 Per discussione Marco Bertorello
On Thu, 30 Jun 2005 04:31:02 +0200
Luca Brivio <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

> E comunque non mi risulta che si possa proibire il prestito a titolo
> gratuito. Sarebbe come se l'azienda produttrice di un cuscino mi
> potesse proibire di lasciarlo usare a chi mi dorme a fianco...
> Egualmente assurdo. O no?

Ovviamente si, è assurdo... però per il software, lo fanno :-(

-- 
Marco Bertorello
System Administrator
Linux Registered User #319921


pgpIOacfx5fK4.pgp
Description: PGP signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-30 Per discussione Stefano Zacchiroli
On Wed, Jun 29, 2005 at 06:46:08PM +0200, Mauro Darida wrote:
> In ogni caso è lui l'autore e non credo possa scaricare tutto sull'editore; 

Ho parlato con Martin al LinuxTag, mi ha detto qualcosa del tipo "per il
momento la licenza del libro purtroppo non e' free". Non me lo ha detto
esplicitamente, ma mi ha lasciato intendere che la scelta non e' stata
sua. Ad ogni modo e' un tipo parecchio reattivo via mail, perche' non
gli scrivi direttamente una mail e non glielo chiedi? Anzi, tutto questo
thread poteva benissimo essere fatto mettendolo in Cc (ovviamente in
lingua inglese :-)

> totalmente proprietaria di pubblicazione). Sono d'accordo che non è facile 
> imporre ad un editore di discostarsi dal tradizionale "tutti i diritti 
> riservati" ma il fatto che qualcuno vi sia riuscito significa che è 
> possibile: Free as in freedom (Sam Williams, GFDL) e Grokking the Gimp (Carey 
> Bunks, OPL) sono libri sui miei scaffali, non il frutto della mia fantasia.

Dipende da qual e' il tuo scopo, magari gli altri editori non gli
offrivano condizioni a lui congegnali o semplicemente non hanno
accettato il progetto editoriale del libro che lui aveva in mente.
Ribadisco: finche stiamo qua a congetturare non ne usciamo ...

Ciao

-- 
Stefano Zacchiroli -*- Computer Science PhD student @ Uny Bologna, Italy
[EMAIL PROTECTED],debian.org,bononia.it} -%- http://www.bononia.it/zack/
If there's any real truth it's that the entire multidimensional infinity
of the Universe is almost certainly being run by a bunch of maniacs. -!-


signature.asc
Description: Digital signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-30 Per discussione Stefano Zacchiroli
On Tue, Jun 28, 2005 at 11:38:07PM +0200, Mauro Darida wrote:
> Mi chiedo: ma non c'è una (grande) incoerenza tra l'essere un DD (e magari 
> votare per mettere la FDL in non-free) e pubblicare un libro su debian con 
> una licenza del genere??

A mio avviso non c'e' incoerenza.

Contribuire a Debian non significa impegnarsi a non creare mai opere di
ingegno che siano non-free. Credo che ogni entusiasta di Debian
preferisca contribuire o creare contenuti free, ma non sempre questo e'
possibile. Tutti noi dobbiamo pur campare e sono fermamente convinto che
la maggior parte dei DD che lavora in ambito informatico lavori su
contenuti non-free.

Ora, se io mi fossi trovato al posto di madduck, avendo cio' la
possibilita' di scrivere un libro come quello che ha scritto mi sarei
chiesto: "il lavoro che sto per fare che effetti puo' avere su Debian?"
IMO, vista l'opera, avrei deciso che gli effetti non sarebbero che stati
positivi, e di conseguenza avrei deciso anche io di scriverlo con la
licenza che quasi certamente ha scelto l'editore lasciando poco margine
di scelta.

Sono curioso di sapere le risposte di altri al quesito nel caso del
libro di madduck ...

> Tralascio la coerenza del nome dell'editore, che si chiama Opensource (!).

Anche se probabilmente e' stato fatto intenzionalmente, non credo che il
nome sia uno specchietto per le allodole per far credere ai piu' che si
tratta di materiale free. Io l'ho semplicemente interpretato come
"editore che si interessa a pubblicare sull'argomento opensource".
Infatti, lo stesso editore sta cercando autori interessati a scrivere su
argomenti in ambito opensource.

Ciao

-- 
Stefano Zacchiroli -*- Computer Science PhD student @ Uny Bologna, Italy
[EMAIL PROTECTED],debian.org,bononia.it} -%- http://www.bononia.it/zack/
If there's any real truth it's that the entire multidimensional infinity
of the Universe is almost certainly being run by a bunch of maniacs. -!-


signature.asc
Description: Digital signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione Luca Brivio
On Wed, 29 Jun 2005 18:34:09 +0200
[EMAIL PROTECTED] (Marco d'Itri) wrote:

> On Jun 29, Marco Bertorello <[EMAIL PROTECTED]> wrote:
> 
> > Non sindacavo su questo aspetto, semplicemente anche a me risultava
> > che "tutti i diritti riservati" escludesse il prestito. 
> E sbagliate tutti e due.

Infatti. Tutti i diritti riservati credo significhi semplicemente che
nella misura del lecito l'autore e/o editore si riserva di stabilire in
un qualsiasi dato momento quali diritti concedere a terzi sul libro. Mi
sbaglio?

E comunque non mi risulta che si possa proibire il prestito a titolo
gratuito. Sarebbe come se l'azienda produttrice di un cuscino mi potesse
proibire di lasciarlo usare a chi mi dorme a fianco... Egualmente
assurdo. O no?

-- 
Luca Brivio

Web:http://icebrook.altervista.org
Jabber: [EMAIL PROTECTED]



Diciamo no ai brevetti software in Europa! Perché?
http://www.nosoftwarepatents.com/it/m/intro/index.html

No software patents in EU! Why?
http://www.nosoftwarepatents.com/




pgpakZEQIib2C.pgp
Description: PGP signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione David N. Welton
Penso che la strada migliore sia quella di Linus.  Se ti piace
software/documentazione/ecc libero, allora lo fai, invece di lamentarti
che gli altri non lo fanno.  Questo, secondo la mia esperienza, porta
anche a piu` tranquillita` e soddisfazioni personale, perche` e` piu`
bello creare rispetto a cercare di influenzare le scelte altrui (se non
come esempio...).

Saluti,
-- 
David N. Welton
- http://www.dedasys.com/davidw/

Apache, Linux, Tcl Consulting
- http://www.dedasys.com/


-- 
To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact [EMAIL PROTECTED]



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione Mauro Darida
On Wednesday 29 June 2005 14:55, David N. Welton wrote:
> Dici che e` stato lui a decidere?  Secondo la mia esperienza, e` la casa
> editrice che decide.
In ogni caso è lui l'autore e non credo possa scaricare tutto sull'editore; 
poteva cambiare editore per esempio (tra l'altro ha scelto un editore che usa 
ambiguamente la denominazione Opensource perchè la abbina ad una licenza 
totalmente proprietaria di pubblicazione). Sono d'accordo che non è facile 
imporre ad un editore di discostarsi dal tradizionale "tutti i diritti 
riservati" ma il fatto che qualcuno vi sia riuscito significa che è 
possibile: Free as in freedom (Sam Williams, GFDL) e Grokking the Gimp (Carey 
Bunks, OPL) sono libri sui miei scaffali, non il frutto della mia fantasia.
-- 
On this laptop no Windows system survives and LINUX POWER reigns UNLIMITED.
Successfully Microsoft free since December 2002.



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione Marco d'Itri
On Jun 29, Marco Bertorello <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

> Non sindacavo su questo aspetto, semplicemente anche a me risultava che
> "tutti i diritti riservati" escludesse il prestito. 
E sbagliate tutti e due.

-- 
ciao,
Marco


signature.asc
Description: Digital signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione Marco Bertorello
On Wed, 29 Jun 2005 15:14:48 +0200
Daniele Nicolodi <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

> Detto questo non capisco lo scalpore. Si e` sempre detto che si puo`
> vivere di software libero facendosi pagare i servizi e non il codice.
> Poi quando uno scrive un libro investendo il suo tempo e cerca di
> venderlo in modo da poter continuare a produrre software libero lo si
> accusa di incoerenza... secondo me l'incoerenza e` da qualche altra
> parte.

Non sindacavo su questo aspetto, semplicemente anche a me risultava che
"tutti i diritti riservati" escludesse il prestito. 

ciao,

-- 
Marco Bertorello
System Administrator
Linux Registered User #319921


pgpn4a3inCG7I.pgp
Description: PGP signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione Mauro Darida
On Wednesday 29 June 2005 15:14, Daniele Nicolodi wrote:
> In Italia (e credo in moltissimi altri paesi) qualsiasi pubblicazione
> e` prestabile (altrimenti come esisterebbero le biblioteche ?) e
Se scrivi "tutti i diritti riservati" non lo puoi prestare; infatti è allo 
studio un progetto per far pagare il diritto d'autore a colui che prende un 
libro in prestito in biblioteca.
Comunque, il divieto del prestito è chiaramante specificicato su molti DVD di 
film, come per esempio su quello di "Revolution OS" di J. Moore, altrimenti 
le persone come te pensano di poterlo fare.
Non capisco e non sono d'accordo sulle tue eccezioni a proposito di libri: la 
cultura e la scienza non sono solo software.
-- 
On this laptop no Windows system survives and LINUX POWER reigns UNLIMITED.
Successfully Microsoft free since December 2002.



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione Daniele Nicolodi
On Wed, Jun 29, 2005 at 02:14:07PM +0200, Marco Bertorello wrote:

> > > Kraft ha usato la licenza più
> > > restrittiva di tutte: quella che non concede  nulla ( a rigore il
> > > suo libro non si potrebbe neanche prestare).
> > 
> > Ma non diciamo fesserie!!
> 
> Scusa Daniele, ma non capisco cosa ci sia di sbagliato in quanto
> affermato da Mauro. Potresti spiegare?

In Italia (e credo in moltissimi altri paesi) qualsiasi pubblicazione
e` prestabile (altrimenti come esisterebbero le biblioteche ?) e
riproducibile per uso personale almeno in parte. E' anche riproducibile
in parte (piccola) a patto di citarne la fonte.

Detto questo non capisco lo scalpore. Si e` sempre detto che si puo`
vivere di software libero facendosi pagare i servizi e non il codice.
Poi quando uno scrive un libro investendo il suo tempo e cerca di
venderlo in modo da poter continuare a produrre software libero lo si
accusa di incoerenza... secondo me l'incoerenza e` da qualche altra
parte.

Ciao
-- 
Daniele

   Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but
   that's not why we do it. -- Richard P. Feynman


-- 
To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact [EMAIL PROTECTED]



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione David N. Welton
Mauro Darida wrote:
> On Wednesday 29 June 2005 08:20, David N. Welton wrote:
> 
>>A volte e` difficile convincere le case editrici, hanno preoccupazioni
>>che forse guadagnano meno se la gente puo` scaricare il libro.
> 
> Tra poter scaricare il libro e "tutti i diritti riservati" ci sono tante vie 
> di mezzo: sicuramente saprai che è l'autore che decide se togliere tutti i 
> diritti all'utente (come ha fatto Kraft) o dargliene solo alcuni (per es. 
> permettere almeno di fotocopiare il libro per scopi non commerciali).

Dici che e` stato lui a decidere?  Secondo la mia esperienza, e` la casa
editrice che decide.

-- 
David N. Welton
- http://www.dedasys.com/davidw/

Apache, Linux, Tcl Consulting
- http://www.dedasys.com/


-- 
To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact [EMAIL PROTECTED]



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione Filippo Giunchedi
On Wed, Jun 29, 2005 at 01:15:44PM +0200, Mauro Darida wrote:
> On Wednesday 29 June 2005 08:20, David N. Welton wrote:
> > A volte e` difficile convincere le case editrici, hanno preoccupazioni
> > che forse guadagnano meno se la gente puo` scaricare il libro.
> Tra poter scaricare il libro e "tutti i diritti riservati" ci sono tante vie 
> di mezzo: sicuramente saprai che è l'autore che decide se togliere tutti i 
> diritti all'utente (come ha fatto Kraft) o dargliene solo alcuni (per es. 
> permettere almeno di fotocopiare il libro per scopi non commerciali).
> Kraft ha usato la licenza più restrittiva di tutte: quella che non concede 
> nulla ( a rigore il suo libro non si potrebbe neanche prestare).

premetto che non sono informato al riguardo ma c'e' un riferimento da qualche
parte in rete a questa licenza? Inoltre per come la vedo io "opensource press"
non e' "stampa opensource" (i.e. regaliamo, martin da quello che mi ha detto ha
lavorato 10 mesi al libro praticamente full-time) ma "stampa a proposito di
opensource".

filippo


signature.asc
Description: Digital signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione Marco Bertorello
On Wed, 29 Jun 2005 13:51:09 +0200
Daniele Nicolodi <[EMAIL PROTECTED]> wrote:

> On Wed, Jun 29, 2005 at 01:15:44PM +0200, Mauro Darida wrote:
> 
> > Tra poter scaricare il libro e "tutti i diritti riservati" ci sono
> > tante vie  di mezzo: sicuramente saprai che è l'autore che decide se
> > togliere tutti i  diritti all'utente (come ha fatto Kraft) o
> > dargliene solo alcuni (per es.  permettere almeno di fotocopiare il
> > libro per scopi non commerciali). Kraft ha usato la licenza più
> > restrittiva di tutte: quella che non concede  nulla ( a rigore il
> > suo libro non si potrebbe neanche prestare).
> 
> Ma non diciamo fesserie!!

Scusa Daniele, ma non capisco cosa ci sia di sbagliato in quanto
affermato da Mauro. Potresti spiegare?

Ciao,
-- 
Marco Bertorello
System Administrator
Linux Registered User #319921


pgpogmSJXL6PZ.pgp
Description: PGP signature


Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione Daniele Nicolodi
On Wed, Jun 29, 2005 at 01:15:44PM +0200, Mauro Darida wrote:

> Tra poter scaricare il libro e "tutti i diritti riservati" ci sono tante vie 
> di mezzo: sicuramente saprai che è l'autore che decide se togliere tutti i 
> diritti all'utente (come ha fatto Kraft) o dargliene solo alcuni (per es. 
> permettere almeno di fotocopiare il libro per scopi non commerciali).
> Kraft ha usato la licenza più restrittiva di tutte: quella che non concede 
> nulla ( a rigore il suo libro non si potrebbe neanche prestare).

Ma non diciamo fesserie!!

Ciao
-- 
Daniele

   Physics is like sex. Sure, it may give some practical results, but
   that's not why we do it. -- Richard P. Feynman


-- 
To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact [EMAIL PROTECTED]



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-29 Per discussione Mauro Darida
On Wednesday 29 June 2005 08:20, David N. Welton wrote:
> A volte e` difficile convincere le case editrici, hanno preoccupazioni
> che forse guadagnano meno se la gente puo` scaricare il libro.
Tra poter scaricare il libro e "tutti i diritti riservati" ci sono tante vie 
di mezzo: sicuramente saprai che è l'autore che decide se togliere tutti i 
diritti all'utente (come ha fatto Kraft) o dargliene solo alcuni (per es. 
permettere almeno di fotocopiare il libro per scopi non commerciali).
Kraft ha usato la licenza più restrittiva di tutte: quella che non concede 
nulla ( a rigore il suo libro non si potrebbe neanche prestare).
-- 
On this laptop no Windows system survives and LINUX POWER reigns UNLIMITED.
Successfully Microsoft free since December 2002.



Re: un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-28 Per discussione David N. Welton
Mauro Darida wrote:
> Ho letto su debian news che Martin Kraft ha presentato il suo nuovo libro al 
> linuxtag in germania.
> Forse non ho capito bene, ma nelle poche pagine che si possono scaricare pare 
> che sia con "tutti i diritti riservati" eccetera eccetera canonici.
> Mi chiedo: ma non c'è una (grande) incoerenza tra l'essere un DD (e magari 
> votare per mettere la FDL in non-free) e pubblicare un libro su debian con 
> una licenza del genere??

A volte e` difficile convincere le case editrici, hanno preoccupazioni
che forse guadagnano meno se la gente puo` scaricare il libro.

Essere Debian Developer non vuol dire "solo software libero", vuol dire
che lo preferisci.  IMO almeno.  E` difficile vivere senza mai mettere
mano a documentazioni e/o software propretario, anche se uno fa del suo
meglio, prima di tutto perche` il modello economico e` molto piu` semplice.

Saluti,
-- 
David N. Welton
- http://www.dedasys.com/davidw/

Apache, Linux, Tcl Consulting
- http://www.dedasys.com/


-- 
To UNSUBSCRIBE, email to [EMAIL PROTECTED]
with a subject of "unsubscribe". Trouble? Contact [EMAIL PROTECTED]



un pensiero sul libro di Martin Kraft

2005-06-28 Per discussione Mauro Darida
Ho letto su debian news che Martin Kraft ha presentato il suo nuovo libro al 
linuxtag in germania.
Forse non ho capito bene, ma nelle poche pagine che si possono scaricare pare 
che sia con "tutti i diritti riservati" eccetera eccetera canonici.
Mi chiedo: ma non c'è una (grande) incoerenza tra l'essere un DD (e magari 
votare per mettere la FDL in non-free) e pubblicare un libro su debian con 
una licenza del genere??
Tralascio la coerenza del nome dell'editore, che si chiama Opensource (!).
-- 
On this laptop no Windows system survives and LINUX POWER reigns UNLIMITED.
Successfully Microsoft free since December 2002.